Ormai l’avete capito, quest’anno è l’anno del fare.
Mentre il progetto di un secondo libro scritto da me e Drusilla prende polvere o forse sarebbe meglio dire continua a scriversi da solo nella nostre testa , hanno preso avvio tante nuove piccole, belle, bellissime attività.
Buongiorno Kuwait è fonte di grande ispirazione.
E se l’appuntamento di leggiamo insieme mi riempe il cuore di un’energia che mai avrei immaginato, esiste anche un nuovo appuntamento che mi sta appassionando:
Il club del libro
Si, con il nostro fidatissimo gruppo abbiamo pensato di creare un club del libro per adulti.
Vi state chiedendo perché?
Perché ormai ci abbiamo preso gusto a condividere la passione per la lettura, i libri e visto che per gli adulti non è pensabile la lettura ad alta voce ecco che abbiamo pensato che però potevamo trovarci e parlare su un libro specifico.
In una parola: una FIGATA.
Dopo aver messo la foto in Instagram qualcuno mi ha detto come si costituisce un club del libro e tutta una serie di altre domande a cui ho deciso di rispondere oggi.
1) Come scegliete i libri?
Noi viviamo in un paese dove i libri in italiano non esistono, quindi l’unica soluzione è leggere un ebook. E non ci crederete, ma molti non amano leggere sui libri elettronici. E diversi sono senza kindle o simili. Io confesso che sono rimasta sbalordita, essendo una divoratrice di libri e non amando leggere in inglese mi sembrava scontato vivendo all’estero usare un ebook. Ma non è così per tutti. Quindi questo è la stata la prima difficoltà.
Alla fine però quelle che davvero ci tenevano o si sono convertite all’ebook o hanno cercato la versione cartacea in inglese.
Come regola pertanto vi suggerisco un libro che si può trovare cartaceo in lingua inglese. Per il primo appuntamento avevo suggerito un libro che in tre mi avevano consigliato: Noi di Nichollos.
Mi è sembrato un genere non troppo pesante, che potesse appassionare e coinvolgere più tipi di persone. Inoltre, il tema si prestava alla discussione. Consiglio, che finché non si conoscono tutti i partecipanti del club è meglio non scegliere libri troppo difficili.
Per il secondo appuntamento, avendo poco tempo per leggere, abbiamo proposto un libro leggero e breve: Io che amo solo te. di Bianchini.
2) Quando vi vedete?
Abbiamo pensato che alla sera, magari combinandolo con una cena, era il momento migliore. Da un lato avrebbe regalato la possibilità alle mamme di ritagliarsi un’uscita serale in solitudine, ma avrebbe agevolato anche la partecipazione delle single e di chi lavora.
Cibo e lettura si combinano sempre bene. Inoltre, siamo state fortunate perché la pizzeria Amami di Kuwait, la migliore della città, ha voluto adottarci e ci fa un prezzo davvero basso, bassissimo, è diventato il nostro primo sostenitore.
3) Ogni quanto vi vedete?
Ogni cinque settimane. Io sono una divoratrice di libri, ma non tutti leggiamo allo stesso ritmo, quindi meglio lasciarsi un po’ di tempo.
4) Come si pubblicizza?
Il nostro scopo è creare un club di lettura per italiani. O per chi conosce la nostra lingua.
Abbiamo pubblicizzato la nostra idea nel gruppo di facebook di italiani in Kuwait e su Instagram, abbiamo informato tutti i conoscenti e amici.
5) Come si avvia la discussione?
Noi abbiamo pensato che il metodo migliore è chiedere a ciascuno la frase o le frasi che l’hanno colpito. E’ un bel modo per rompere il ghiaccio e anche per far partire la discussione.
Ovviamente si parte a discutere del libro, ma poi subentrano altre considerazioni, chiacchiere e talvolta anche confidenze.
6) In quanti bisogno essere?
Secondo noi non troppe. Ci siamo immaginate che massimo si può essere in otto, dieci. Noi ora siamo in sei e ci siamo rese conto che questo ci aiuta davvero a parlare tutte, ci permette di confrontarci e a sentirci partecipi e coinvolte. Una mia amica mi ha detto che si era iscritta a un club del libro solo che poi ha smesso perché c’erano troppe persone almeno una ventina ed era impossibile parlare. Io parlo sempre al femminile perché, per ora, hanno aderito solo donne ma questo non esclude che possano esserci uomini. E non scoraggiatevi se all’inizio siete in poche, noi piano piano riceviamo adesioni.
7) Fate una lista dei libri
Poiché siamo un gruppo che vuole davvero condividere il piacere della lettura, l’ultima volta abbiamo stilato una lista dei prossimi libri.
Un po’ per assicurare una partecipazione attiva e un po’ per venire incontro a quelli che amano leggere libri cartacei. E poi magari in questo modo possono partecipare anche quelli che si entusiasmano per un libro, attirati dalla trama.
Se siete curiosi di sapere quali libri abbiamo scelto ecco la nostra selezione:
- Il caffè delle donne di Tamini Widad
- L’amante giapponese di Isabelle Allende
- Lacci di Domenico Stornone
- Funny Girl di Kick Horby
- le Correzioni di Jonathan Frazen
- Divorzio all’Islamica a viale marconi di Lakhous Amara
Quindi se anche voi amate leggere e vi piacerebbe condividere questo piacere ecco come abbiamo fatto noi.
Dopo ogni incontro torniamo sempre cariche di entusiasmo, rilassate e curiose di buttarci nel prossimo libro.
Senza contare che, grazie al club del libro, ho conosciuto altre due donne, una di noi ha ripreso a leggere che dopo la nascita del figlio aveva perso il ritmo, io ho ritrovato il piacere di un’uscita tra donne. Insomma, di motivazioni per creare un club del libro ce ne sono tante.
Non mi resta che dirvi:
Buona lettura a tutti!
Mimma
NonPuòEssereVero says
Io faccio parte della schiera di persona che non legge gli e book, preferisco il cartaceo, ma ovviamente vivendo in Italia non ho il problema di non trovare libri in italiano.
Farei invece fatica a trovarmi ogni cinque settimane: leggo un libro più o meno in tre giorni, ritagliandomi ogni spazio utile (fatta eccezioni per libri particolarmente lunghi per cui magari ho bisogno di 5 giorni), quindi in cinque settimane ne leggo un pò di più e farei confusione!
mimma says
Io sono come te. Ed è per questo che leggo il libro la settimana prima dell’incontro…così non faccio confusione. Un abbraccio
NonPuòEssereVero says
In effetti, è l’unica idea plausibile.
Tra l’altro, io spesso, dopo un pò, rileggo libri già letti perchè li dimentico… (il che non so se è un bene o un male)