Avevo appena finito di leggere The fault in our stars, un libro “impegnativo” dal punto di vista emotivo, avevo bisogno di qualcosa di più leggero e semplice.
Tra le offerte lampo di Kindle su Amazon trovo “Avrò cura di te“, un romanzo di Massimo Gramellini e Chiara Gamberale. Gli autori mi piacciono tutti e due. Di Chiara Gamberale ho letto diversi libri tra cui Per dieci minuti e Quattro etti d’amore, grazie, mentre di Gramellini nemmeno uno, ma lo conosco e adoro i suoi articoli sul Vanity, così ho deciso di comprarlo.
“Esiste un solo modo per attraversare il dolore, Giò. Accettarlo e andare oltre. Serve un atto di fede nella vita. La ricompensa sarà l’isola del tesoro: la scoperta di una parte sconosciuta di se stessi.”
La protagonista si chiama Gioconda, detta Giò, ha 35 anni.
Ha un unico e grande amore nella sua vita: Leonardo.
Lui però se ne è andato, prima di avere figli, prima di costruire qualcosa di veramente importante, senza poter girare il mondo insieme e soprattutto condividere la vecchiaia.
L’incasinata Giò si ritrova a vivere nella casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni uno dall’altro e per lei il simbolo dell’amore perfetto.
La notte di San Valentino, Giò, trova un biglietto nel cassetto, è il biglietto che sua nonna aveva scritto all’angelo custode per ringraziarlo. Decide anche lei di iniziare a scrivere a questo angelo custode, in fondo, non aveva nulla da perdere!
L’angelo custode magicamente le risponde. Lui si chiama Filemone e le fa una grande promessa: “avrò cura di te”.
Tra Giò e Filemone inizia uno scambio intenso, divertente, profondo e talvolta commovente di lettere.
“Ti rivelerò un segreto: la vita, per chiunque abbia l’ardire di credere in lei, è un ingegnoso gioco di specchi. La realtà esterna riflette il nostro stato d’animo e quella interna lo stato d’animo di chi ci circonda.”
Non voglio aggiungere troppo perché è bello leggere, lettera dopo lettera, la vera storia tra Giò e Leonardo, conoscere pagina dopo pagina il passato di Filemone e soprattutto scoprire come va a finire, perché di colpi di scena non mancano e sono piuttosto interessanti.
Avrò cura di te è un romanzo che non ha grandi pretese, ma che si legge velocemente, con intensità e trasporto.
Mi è piaciuto molto il personaggio di Gioconda, questa donna incasinata, egoista ed egocentrica, concentrata esclusivamente sulla propria vita senza prestare attenzione a quella degli altri. Mentre il ruolo di Gramellini non mi ha completamente convinta anche se mi ha colpita. Il suo è un ruolo astratto, non reale, intangibile, spirituale, saggio come solo un angelo custode può essere. Un personaggio che si fatica ad immaginare perché non è reale, ma al quale piano piano ci si affeziona perché pagina dopo pagina si scopre la sua storia nel passato.
Vi consiglio di leggerlo perché è una lettura rapida, semplice, che regala qualche spunto di riflessione.
“Amarsi è l’opera d’arte di due architetti dilettanti di nome Io che, sbagliando e correggendosi a vicenda, imparano a realizzare un progetto che prima non esisteva. Noi.”
Questo post partecipa a venerdì del libro di HomemadeMamma
Drusilla
Ilaria says
L’ho letto anche io e l’ho trovato molto carino… Rispecchia molto lo stile dei due autori… Di Gramellini, ti consiglio di leggere “L’ultima riga delle favole” (secondo me, il più bello dei suoi libri) e anche “Fai bei sogni” (tema un po’ forte, ma vale la pena!)..
drusilla says
Ciao Ilaria! “L’ultima riga delle favole” l’ho letto e mi è piaciuto moltissimo, mentre “Fai bei sogni” avevo iniziato a leggerlo ma mi annoiava.
Mamma avvocato says
Io di Gramellini avevo iniziato a leggere “Fai dei bei sogni” ma lo avevo abbandonato perché proprio non mi piaceva. Invece i suoi artico letti sulla Stampa, spesso mi piacciono (non sempre ma per ragioni di contenuto, non di stile, che apprezzo molto).
Della Gamberale ho letto solo “per dieci minuti” e lo avevo trovato davvero molto carino.
Dunque, se mi capiterà sottomano, leggero’ anche questo…a volte una lettura romantica e’ balsamo per l’anima!!!
drusilla says
Concordo con te sul libro di Gramellini “Fai bei sogni”, avevo iniziato a leggerlo ma ho smesso perché non mi piaceva. Però questo è una lettura semplice e carina, ne vale la pena!