“Mamma, io non sono bravo a disegnare. Mamma, io non sono bravo a scrivere, faccio sempre tanti errori. Mamma, io non sono nemmeno bravo a costruire quella macchinina coi Lego.”.
Pausa. Respiro profondo.
Guardo dritto nei suoi occhi tristi e domando: “chi lo dice che non sei bravo?”
“Me lo ha detto un mio amico.”
“Ecco, ricordati che chi ti ha detto queste brutte cose non può essere tuo amico, gli amici sono altri!”.
Questo dialogo tra me e Tommaso risale a qualche mese fa. Ne rimasi colpita, delusa e amareggiata, ma soprattutto impaurita per la reazione remissiva di mio figlio nei confronti delle critiche avanzate da fantomatici amici.
Qualche settimana dopo Riccardo mi dice: “Mamma, I can not do this! I’m not able!”.
Stavamo facendo i compiti, stava scrivendo i numeri da 1 a 20, cosa che ha sempre fatto, ma di colpo si è bloccato pronunciando quella frase in modo duro e convinto.
E così il mondo mi crollò sulla testa!
Prima Tommaso, ora Riccardo, il piccolo di casa e il più determinato di tutta la famiglia. Cosa sta succedendo?
Qualche giorno dopo decido di cercare sul web come aumentare l’autostima di un bambino.
Tommaso, caratterialmente, mi somiglia molto, è un bambino molto socievole, dolce, gentile, umile, ma purtroppo talvolta insicuro. O meglio, ha le sue certezze, ma su tante cose si lascia trasportare dalla corrente poiché non si sente all’altezza ed ha la tendenza a sminuirsi. Molti suoi atteggiamenti sono stati i miei, mi sono rivista da bambina quando piuttosto che arrecare dispiacere a qualcuno ci rimettevo io, quando incassavo critiche ingiuste senza controbattere solo per poter continuare a rimanere “amica” di un bambino; quando ero convinta di valere meno degli altri.
Al contrario, Riccardo è un bambino molto sicuro di sé e determinato, almeno all’apparenza. Sotto una dura corazza però c’è un grande cuore tenero e generoso. E’ un bambino che non chiede affetto, abbracci e baci, ma che quando li riceve è felice e orgoglioso. E’ un bambino che non chiede conferme, poiché è sicuro di ciò che fa, ma quando riceve un complimento o un incoraggiamento si carica e offre il meglio di sé.
Il web è pieno di buoni consigli…
Come accrescere l’autostima di un figlio:
- forniscigli obiettivi realistici e raggiungibili,
- ricordagli spesso i suoi successi,
- la critica dev’essere costruttiva e non fine a sé stessa,
- aiutalo a rialzarsi dopo le cadute e gli insuccessi,
- dagli fiducia e credi in lui,
- aiutalo a coltivare i suoi talenti,
- elogia gli sforzi indipendentemente dai risultati,
- i genitori devono essere modelli positivi,
- aiutalo ad avere una corretta percezione di sé,
- dimostragli affetto.
Questo elenco di consigli non è nulla di nuovo, non aggiunge nulla di utile a ciò che già metto in pratica.
Per questo mi sono fermata con la ricerca della soluzione perfetta, ho riflettuto ed ho capito che il vero consiglio, quello più importante di tutti è l’ultimo: dimostragli affetto. Credo che entrambi i miei figli abbiano soprattutto bisogno di sentirsi amati, sia da me che dal padre.
La vita che viviamo è frenetica, corre ad una velocità altissima e spesso ci ritroviamo a non essere in grado di viverla veramente e ci ritroviamo semplicemente a rincorrerla. Ci sono momenti in cui dobbiamo schiacciare il pulsante “pausa” e rallentare la corsa. Forse è arrivato il momento di lasciare da parte tutto ciò che è inutile o almeno non indispensabile.
Ho due figli sensibili, empatici e molto attenti ai sentimenti della gente. Tommaso ha bisogno di ricevere tanti abbracci, tante coccole, deve sentirsi fisicamente e mentalmente amato. Adora abbracciare e dimostrare affetto anche agli altri. Riccardo è un bambino molto affettuoso e dolce, ma esteriormente più determinato e duro, anche lui ha bisogno di ricevere spesso coccole e affetto, ma lui a differenza del fratello non le chiede, le attende e basta.
Io e il daddy, abbiamo deciso di cambiare la nostra routine quotidiana, variando abitudini e alcuni nostri atteggiamenti. Abbiamo fatto un passo indietro e deciso di lasciare da parte alcune faccende domestiche per dedicarci di più ai nostri figli. Non importa se si va a dormire un’ora dopo perché i piatti sono ancora da lavare, la lavatrice è da caricare e il ferro è carico di vestiti da stirare, la cosa più importante è andare a letto e riuscire a dormire sereni e tranquilli perché i nostri figli stanno bene.
Abbiamo deciso che prima di cena, tutte le sere, andiamo tutti insieme a fare una camminata per il compound oppure mentre il daddy va a correre con Tommaso, io e Riccardo prepariamo la cena.
La sera dopo mangiato, io vado in camera con Tommaso a leggere un libro, una pagina a testa, mentre il daddy rimane in sala a giocare con Riccardo. Dopodiché il daddy va in camera con tutti e due a raccontargli storie inventate e divertenti, oppure racconti della sua infanzia, o meglio ancora gli parla dei pianeti e della terra.
Con il passare dei giorni ho notato un leggero cambiamento da parte di tutti e due.
Tommaso è più consapevole delle sue capacità, meno insicuro e sta imparando a reagire e rispondere alle critiche di altri bambini. Ha imparato a lasciar da parte gli elementi negativi ed a circondarsi di coloro che lo fanno stare bene.
Riccardo sta imparando ad essere meno aggressivo quando riceve una critica, sta imparando a controllare le mani e non reagire fisicamente se viene preso in giro o stuzzicato.
Ho notato che i capricci e le lagne ingiustificate sono diminuiti.
Fare i compiti è tornato ad essere un momento divertente e costruttivo.
Ma soprattutto non ho più sentito quella brutta frase “io non sono capace!”.
Quindi, ho capito, che la vera soluzione per aumentare l’autostima dei nostri figli rimane sempre una: l’AMORE!
Drusilla
mammaalcubo says
Penso anch’io che sia l’unica strada. I genitori hanno la possibilità di vedere più da vicino i propri figli e di “sentirli” quando qualcosa non va. Voi siete stati bravissimi ad ascoltare questi loro stati d’animo e a saper dare loro quello di cui più avevano bisogno: la vostra vicinanza fisica, il vostro tempo, il vostro amore.
drusilla says
Non è sempre facile capire i nostri figli, a volte arriviamo in ritardo. ma l’importante è arrivare.
riciclattoli says
anch’io sto riflettendo su questo argomento in questo periodo, mi pare di avere due figli simili ai tuoi, e bè la vita frenetica pure! Ho anche letto un libretto proprio i giorni scorsi e anche a me quello che è rimasto, oltre ai consigli più pratici, è proprio “dimostragli amore incondizionato!” Spero davvero di esserne all’altezza!
Mamma avvocato says
Mi sa che devo provarci anche io, non tanto per un problema di autostima, che per ora il nano sembra fortunatamente non avere, ma per i capricci. Forse chiede solo attenzioni e devo cercare di dargliene di più. Per ora, ho avuto paura che farlo lo rendesse “viziato” ma tu mi hai fatto riflettere… Proverò!
drusilla says
Talvolta è difficile trovare il giusto equilibrio di attenzioni da dedicare ai nostri figli, troppe attenzioni portano a viziarli, ma troppo poche causano capricci o altri tipi di problemi. Insomma, è tutta una questione di equilibrio da trovare.
Sarab says
Bellissimi!
Stare vicini a loro e farli sentire amati è sicuramente una soluzione per molte cose.
drusilla says
Sicuramente li aiuta in tante situazioni!
Grazie
iori stefania says
Si, carina loro devono capire che voi genitori sarete sempre pronti ad aiutarli con tanto AMORE ,e che tutto si può fare basta volerlo .Non facile come impresa ,capiteranno ancora altri momenti di sconforto ma loro sanno che voi ci sarete sempre!!!!
drusilla says
Grazie carina! Diciamo che siamo solo all’inizio e ne capiteranno tanti altri di momenti difficili, ma li affronteremo con amore.
Mamma Far and Away says
Bellissimo Dru e condiviso al 100%.
Non e’ sempre facile, io faccio fatica quando in tre hanno la giornata “storta”, quando hanno avuto un’esperienza negativa magari a scuola o con l’amichetto e devono ancora assimilarla ed io devo trovare il modo di dedicarmi a ciascuno di loro singolarmente.
Certe volte mi sembra che il tempo e le parole non bastino e poi passano i giorni, i mesi e li vedo cambiare, li vedo maturare, perche’ infondo e’ cosi’ che va la vita per loro, per noi, tutto ci porta al cambiamento e alla crescita e noi siamo compagni di viaggio e guide attente.
E’ faticoso, qualche volta mi perdo, qualche volta faccio come te, mi perdo a documentarmi, a leggere. Poi c’e’ sempre lui, l’amore che quando arriva forte e chiaro li fa stare meglio e per noi e’ chiaro e lampante il senso del nostro ruolo!
Grazie per la bella condivisione, vado a prendere appunti! 😉
Fabiana
drusilla says
Bellissime le tue parole!
Anch’io ci sono giorni in cui facci veramente fatica, anche se ne ho solo due, ma mi sembra che il tempo voli ed io non ho concluso nulla. Ma non è così, perché i cambiamenti arrivano piano piano, col tempo.
Un abbraccio
Mammarch says
È vero, più tempo si sta con loro e più tutte le questioni di smorzano e le difficoltà si suoerano.
Certo che al mattino devo andare a lavoro, la sera tra i piatti ed il colpo finale del lunch box arrivo stremata!
Però quando prima della nanna ci leggiamo un libro insieme, emergono tanti argomenti ed è davvero un momento speciale!
Forza e coraggio a tutte le mamme 😉
Sempremamma says
E’ bello che voi genitori facciate fronte comune nel gestire le insicurezze dei vostri figli. E’ il modo più giusto, più corretto.
Bravissimi
Mamma Avvocato says
Questo post mi è piaciuto così tanto che l’ho inserito nella mia top of the post.
http://mammavvocato.blogspot.it/2016/03/topo-of-post-1.html
Silvia Fanio says
Bellissimo post il tuo!
È verissimo quello che dici: hanno bisogno di amore.
Ho notato che quando Polpetta si sente trascurato diventa un Gremlins, quando invece riceve attenzioni ed è appagato è dolcissimo.
Ecco, non è viziare. È far sentire i propri figli amati, cercati e voluti.
Una gran bella differenza!
Poi un giorno cresceranno ed avranno ben altro da fare e noi tutto il tempo del mondo per fare i mestieri.
Ma il tempo di qualità con loro non c’è lo da indietro nessuno. È prezioso e dobbiamo ritagliarcelo!