La cena è un romanzo scritto dall’olandese Herman Koch. Questo libro mi è stato consigliato dall’amica Elena Worldwideparty che mi disse: “leggi questo libro, dev’essere bello ma sicuramente impegnativo e con tanti spunti di riflessione”.
Oggi posso dire grazie Elena, questo è un libro meraviglioso con infiniti spunti di riflessione, ma procediamo con ordine.
I protagonisti del romanzo sono due coppie, due fratelli con le rispettive mogli, che si trovano a cena in un lussuoso ristorante con l’obiettivo di discutere di un argomento che ha improvvisamente turbato e agitato le loro esistenze.
I loro figli, Michel e Rick, hanno commesso un omicidio. Hanno ucciso un barbone, così, quasi per gioco, con leggerezza e spensieratezza tipica degli adolescenti, senza pensare alle eventuali conseguenze.
“Un appuntamento fissato per il prossimo futuro è l’anticamera dell’inferno; l’inferno vero e proprio arriva con la cena.”
Il romanzo si svolge giusto il tempo di una cena, per questo i vari capitoli sono le fasi di questa cena, dall’aperitivo alla mancia.
La cena di Herman Koch è una sorta di thriller provocatorio, un romanzo a tratti agghiacciante che tratta temi sociali e contemporanei come il rapporto padri-figli, l’arrivismo, l’educazione nonché il comportamento da adottare nei confronti dei propri figli in età adolescenziale. Durante la lettura spesso mi sono chiesta cosa avrei fatto io in questa o quella situazione, se valesse davvero la pena comportarsi in un certo modo per ottenere consensi e soprattutto come educherò i miei figli quando diventeranno adolescenti.
“Si sente dire ogni giorno: dove andrà a finire la gioventù degenere, ma mai una parola sui vagabondi e sui senzatetto debosciati che si mettono a dormire dove meglio credono.”
Sono frasi come queste che mi hanno spiazzato lasciandomi a bocca aperta, frasi che mi hanno fatto arrabbiare e per un attimo fatto pensare di chiudere il libro perché non potevo proseguire leggendo certe cose. Però la voglia di continuare e scoprire come andava a finire era troppo forte e grande per interrompere la lettura.
L’autore ha la grande capacità di descrivere in modo accurato, attento e dettagliato tutti i protagonisti, sia dal punto di vista fisico che da quello morale. Riga dopo riga e pagina dopo pagina è emerso il carattere di ogni singolo protagonista mettendo in luce lati nascosti e oscuri talvolta inaspettati e sorprendenti.
L’autore riesce ad essere imparziale, razionale e super partes, evita sempre di giudicare i protagonisti. E lo fa in un modo tale da infastidire il lettore. Ci sono stati alcuni passaggi in cui mi sono proprio arrabbiata con l’autore per non aver accusato, o almeno criticato il comportamento sbagliato di uno dei protagonisti
Koch fa capire che la situazione disastrosa dei più giovani non è altro che lo specchio di quella degli adulti che non cercano risposte perché non le vogliono e soprattutto non vogliono capire. Per gli adulti è importante solo dimenticare, mettere tutto a tacere e non parlarne così da credere che non sia mai successo nulla.
“I segreti non ostacolano la felicità.”
Non voglio aggiungere troppi dettagli a questa storia, è bello leggerla lasciandosi sorprendere capitolo dopo capitolo, arrabbiandosi a turno contro i vari protagonisti, cercando di trovare la propria soluzione e arrendersi ad un finale alquanto scioccante.
La Cena di Herman Koch è stato un romanzo che mi ha fatto molto riflettere e queste sono le domande che mi sono rimaste nella testa e che vorrei girare anche a voiç
– di che cosa saremmo capaci noi genitori pur di difendere i nostri figli?
– Fino a che punto l’amore per i nostri figli può spingerci a rovinare le nostre esistenze?
Drusilla
Questo post partecipa al venerdì de libro.
iori stefania says
Ho finito il libro ” Lacci ” e cosi accetto volentieri questo consiglio ,mi hai incuriosito .Grazie non è facile rispondere alle due domande !!!! Ci penserò e ti farò sapere!!!!
Tiziana says
Da questo libro è stato tratto un film dal titolo I NOSTRI RAGAZZI, con Alessandro Gassmann e Giovanna Mezzogiorno, un paio di anni fa. Non ricordo il regista, comunque italiano. Toccante, profondo ma soprattutto SCONVOLGENTE. Eppure, credetemi (sono insegnante e ho una quindicina d’anni di esperienza con gli adolescenti e I LORO GENITORI)…vero! Purtroppo. Tizi
drusilla says
Hai ragione, è sconvolgente, purtroppo!
Ho visto che c’è anche il film ma non l’ho mai visto.
Terribile però sapere che nella realtà accadono veramente queste cose.
Mamma Avvocato says
Io la risposa la so già: non arriverei mai a coprire un omicidio volontario, neanche per mio figlio. Anzi, non lo farei soprattutto pensando a lui, al suo bene, perchè sarebbe un fallimento nel fallimento.
Comunque non credo che leggerei questa lettura, anche perchè so già che ci sono adulti capaci di simili discorsi!!!
drusilla says
La tua risposta è anche la mia: non coprirei mai i miei figli per una cosa simile!
Però, purtroppo, come dice Tiziana sono cose che accadono nella realtà e questa cosa mi fa molta paura.