Adoro leggere.
Sono onnivora, veloce.
Ho le mie preferenze che riguardano non solo un certo numero di autori, ma anche la nazionalità degli scrittori.
Grazie al club del libro sto scoprendo nuovi autori e sto leggendo libri che non avrei mai scelto.
Il 5 aprile senza farmi troppe domande sono entrata nell’apple store ed ho comprato il libro di Valentina Stella.
Lei è una blogger che seguo da sempre. Mi piace, scrive bene, la trovo acuta e simpatica.
Poi da un anno è un’ expat.
Avevo già letto il suo Se mi lasci non vale ma già sapevo che il vero romanzo doveva arrivare.
E questo romanzo è:
Il resto è ossigeno
Arturo e Sara sono una coppia. Sono entrambi la voce narrante, i protagonisti di questo libro. La storia passa da uno all’altro. Uno schema che amo molto. L’arco temporale in cui si sviluppa la storia è solo un mese. Tutto ha inizio quando Arturo con un semplice sms scappa da quella che era la sua vita. Dagli ultimi undici anni. Cammina lontano da sua moglie. Da sua figlia. E si mette a camminare a Torino, altra grande protagonista della storia.
“Viviamo la vita che scegliamo ogni giorno”.
“Sei sicura che la scegliamo ogni giorno? Non credi che a volte scegliamo solo su quale barca salire, e dopo non facciamo altro che lasciarci trasportare dalla corrente??”
Sara vi stupirà. Qualsiasi donna sarebbe disperata, ma non lei. E lo sa bene, attende con ansia l’arrivo della disperazione. E per farlo cerca di rivivere tutta la storia con Arturo, riguardando foto e rileggendo lettere. Ma lei come il suo cuore sono calmi, forse solo stupiti. Questo vi porterà a fare il tifo per Arturo, perché vi sembrerà il più scosso e magari l’unico ad aver avuto il coraggio di affrontare una cosa che entrambi sapevano.
“Gli ho detto che ad un certo punto è diventato troppo tardi per chiedere aiuto. Gli ho detto che in una coppia non bisognerebbe mai far passare troppo tempo prima di chiedere aiuto, prima di alzare la mano e dire: Attezione, c’è qualcosa che non va, che sentirsi invincibili ti fa solo rischiare di schiantarti molto presto contro un muro”
Ho fatto il tifo per Arturo ma nello stesso tempo mi sentivo vicina a Sara. La fatica di tenere sempre tutto sotto controllo. Salvo poi scoprire che in questa corsa ti sei persa tanto, anzi tutto e ti ritrovi solo stanca.
Come non provare affetto per lei che incarna così bene il modello di donna che ormai la società impone?
Il libro vi farà entrare nelle dinamiche di questa coppia, lo farà così tanto che vi sentirete un po’ guardoni, e vi sentirete chiamati in causa da certi sentimenti. Perchè io ho quarantanni come i protagonisti e come loro ogni tanto ho bisogno di fare il punto della situazione.
Il finale mi ha sorpreso. Molto. Al punto di mandare un messaggio a Valentina. Lei mi ha detto che fino all’ultimo non lo sapeva nemmeno lei come sarebbe finito. Che sono stati i personaggi a farglielo capire.
Trovo che il libro potrebbe essere un’ottima sceneggiatura di un film.
Al punto che quando lo leggerete, e lo farete quasi senza respirare, vi piacerebbe sgranocchiare qualcosa, magari dei popcorn come al cinema.
Questa è l’opera prima di un scrittrice a mio avviso davvero promettente.
E’ edito Sperling & Kupfer lo trovate ovunque ed esiste pure la versione ebook.
Quando si diventa grandi, quando si passa nel quadrante “famiglia-lavoro”, diventa tutto più difficile. E sotto certi aspetti meno male, perchè quello è il momento in cui ti devi dedicare a costruire qualcosa, e allora tenere fisso lo sguardo verso il tuo centro di gravità aiuta. Ma a volte ti dimentichi del resto, e quel resto in realtà serve per respirare.
Quel resto è ossigeno.
Mimma
Questo post partecipa al venerdì de libro.
olga says
Già una volta mi sono affidata ai tuoi consigli e non sono rimasta per niente delusa…mi hai convinta anche stavolta! 😊
mimma says
Ma grazie…non ricordo per quale libro. Fammi sapere se questo ti piacerà.
Mamma avvocato says
Le capacità di scrittrice di Valentina Stella, avendo seguito a lungo il suo blog, non le metto in dubbio. Secondo me, scrive molto bene.
Io, però, da un annetto ho smesso di seguirla perché non riuscivo a trovarmi nelle sue idee: sarà che sono troppo integralista nel cercare coerenza e non riesco a passare sopra a certe divergenze..
Quindi non ho pensato di leggere il suo romanzo, per ora.
Inoltre, il tema delle crisi di coppia lo vivo troppo da vicino per aver voglia anche di leggerlo.
Mi fa piacere, però, che abbia scritto un bel romanzo!
mimma says
Addirittura? che divergenze?
Mi hai incuriosita.
io senza volerlo quest’anno ho letto tanti libri su questo tema. Per caso eh…mi sa che è molto sentito
Beat - Mamma ora che faccio? says
Eh, tematica importante. Soprattutto qui e soprattutto alla nostra età (non ho ancora 40 anni ma mio marito sì e io sto andando in quella direzione). Ancora più importante dopo la nascita di un figlio. Vediamo se ce la farò a leggerlo…intanto segno!
mimma says
si legge facilmente. E’ scorrevole. Secondo me perfetto per l’estate…e chissà forse anche per prevenire certi errori. Un abbraccio Mimma
Mammapiky says
Lo miravo da un po, lei poi è fantastica anche quando scrive un solo pensiero, figuriamoci un romanzo. L’argomento è molto affascinante, lo prenderò sicuramente