Quando sono a corto di idee e titoli entusiasmanti c’è Paola, la mia guru che mi viene in soccorso.
Anche questa volta non ha sbagliato!
Mi ha consigliato l’ultimo libro di Luciano Licalzi: “L’ultima settimana di settembre”.
Di questo autore avevo letto “Io no” e “Il privilegio di essere un guru”.
Mi è sempre piaciuto il suo stile: diretto, senza fronzoli. Uno capace di dire anche le cose più scomode, quelle che a volte non abbiamo voglia di sentire.
Il protagonista di questo libro é Pietro Rinaldi uno scrittore di ottant’anni che vuole essere lasciato in pace. Ormai è convinto che la sua vita sia arrivata al capolinea e, mentre mangia penne all’arrabbiata, riflette su quanto i libri siano meglio delle persone.
Con molta freddezza decide che è arrivato il momento di chiudere con questa vita.
La data perfetta per farla finita è il 22 settembre 2008.
Ha organizzato con cura il suo suicidio. Ha predisposto pure una lettera per i suoi lettori.
Tuttavia tale piano non potrà essere attuato.
La morte improvvisa della figlia e del genero costringerà Pietro a confrontarsi con Diego, il quindicenne figlio della coppia nonché suo nipote.
L’uomo non vuole però assumersi la responsabilità di un adolescente e così si mette in contatto con Marcello, zio del ragazzo, residente a Roma. Il viaggio Genova – Roma a bordo di Dea, una vecchia Citroen DS Pallas decappottabile, è per Pietro una vera e propria rivelazione sul suo ruolo di nonno.
“Certe volte è meglio imporsi il silenzio e lasciarle decantare, che quasi sempre quello che ti sembra quasi insostenibile oggi, domani diventa insignificante: un sognalino perso a vent’anni invece che a due.”
Da Genova partono in direzione di Roma, a bordo di quell’auto che nei ricordi di Diego era in grado di fare magie, una decapottabile su cui sembra di volare. Sul sedile posteriore c’è Sid, l’enorme incrocio tra un San Bernardo e un Terranova – vera e propria calamità.
Ed è così che un viaggio di sola andata si trasforma in un’avventura on the road, piena di deviazioni e ripensamenti, vecchi amori e nuove gioie.
“L’ultima settimana di settembre” è il racconto esilarante e commovente del viaggio di un nonno e un nipote alla ricerca di sé stessi. È una storia che, senza giri di parole, scava nei sentimenti più profondi e ci porta di fronte alle emozioni più vere, quelle che richiedono una buona dose di coraggio per essere affrontate ma rimangono impresse indelebili dentro di noi.
Mi ha fatto molto riflettere.
Uno dei miei terrori è che accada una cosa simile, che mentre io e mio marito siamo in viaggio ci succeda qualcosa.
Ho pensato a mio suocero che da tempo sapevo “stanco” di vivere, che non si era mai operato dell’aneurisma perchè per lui era la sua assicurazione verso una morte rapida e non dolorosa.
Pietro mi ha ricordato la mia amica Federica. Sarà che è genevose, ma ci ho letto la stessa ironia, anche se lei non è così cinica.
Pietro è davvero un bel tipo, una persona che avrei voluto conoscere e capisco perchè Diego farà quella scelta.
“L’ultima settimana di settembre” è una lettura piacevole, scorrevole che non lascia per nulla indifferente.
Non mi stupisce che sia stato segnalato per la selezione “premio bancarella”.
Avete mai letto nulla di questo autore?
Mimma
Questo libro partecipa alla venerdi del libro.
anna says
oh bene, adessso sto leggendo un altro libro da voi consigliato, “non è la fine del mondo” e questo lo metto in successione…poi la frase che hai riportato me la dovrei tatuare. Grazie mille. Anna
Sempremamma says
No, non ho letto nulla. E’ un libro molto interessante, l’ho messa nella mia lista dei desideri.
Mamma avvocato says
Mai letto nulla di questo autore che, ad essere sinceri, non avevo mai neppure sentito nominare. Però mi ispira, anche perché sono pochi i romanzi che parlano del rapporto nonni-nipoti al maschile e dunque lo metto in lista. grazie!
mimma says
mi dirai. Io l’ho apprezzato!!!!
Mammapiky says
Oh mamma no…ha scelto la data del mio compleanno…passo!!!
mamma avvocato says
Finalmente l’ho letto e mi è piaciuto molto! Ne ho parlato nel post di oggi (http://mammavvocato.blogspot.it/2017/01/le-letture-di-mamma-avvocato-i-libri-di.html)
drusilla says
Fantastico!!! Ho letto il tuo post con le tue letture di gennaio e mi sono segnata il libro di John Niven di cui non ho mai letto nulla, grazie!