“Quanta gente crede di avere una ragione valida per guardare dall’alto in basso e denigrare deteminate persone perché sono diverse…ma dal razzismo al genocidio il passo non è poi così grande“
Anche questa volta vi parlerò di un libro bellissimo, che non so come sia finito nella mia libreria, avrò letto da qualche parte le recensioni, sarà stata un’offerta, chi lo sa. Ciò che conta che l’ho trovato qualche giorno fa e che Volevo solo averti accanto di Ronald H. Balson è un bellissimo libro.
Dopo averlo letto ho fatto delle ricerche. Non è un libro normale. E’ un caso editoriale.
Nel Gennaio 2013 Ronald Balson è un avvocato con la passione della scrittura, ha trovato il coraggio di pubblicare la storia a cui sta lavorando da tanto tempo, nato dopo aver essere andato a Varsavia per seguire un caso legale a cui lavorava e rimase molto colpito da tutti i segni che c’erano in città che raccontavano della devastazione nazista.
Volevo solo averti accanto è il suo primo romanzo. Balson decide di stamparlo in proprio, non immagina certo che in pochi giorni diventerà uno dei più importanti casi editoriali dell’anno.
Nel Febbraio 2013 il passaparola parte. La tiratura iniziale è subito esaurita. Le ristampe sono continue. In pochissimo tempo si arriva alla strabiliante cifra di 100.000 copie.
A Marzo 2013 i lettori invadono i social network legati alla lettura, come Anobii e Goodreads, con commenti entusiasti. La stampa grida al miracolo editoriale. Gli editori americani si accorgono del successo eccezionale che il romanzo sta avendo e fanno di tutto per pubblicarlo.
Inizio aprile 2013 in America inizia un’asta agguerrita per acquistare i diritti del romanzo. Vince St Martin’s Press, una delle case editrici americane più grandi e rinomate.
Verso la metà aprile 2013 Volevo solo averti accanto è il fenomeno editoriale più importante della Fiera di Londra. In Italia tutte le case editrici lo vogliono, fioccano le offerte, ma la Garzanti riesce ad aggiudicarselo per prima.
Maggio 2013 Dalla Francia all’Inghilterra, dalla Germania alla Spagna, dalla Svezia all’Olanda, le case editrici si contendono i diritti.
A Metà maggio Anche il mondo del cinema si interessa al romanzo e vengono ceduti i diritti per una sua trasposizione sul grande schermo.
Nell’estate 2013 gli editori preparano il lancio internazionale di Volevo solo averti accanto.
A Ottobre 2013 Volevo solo averti accanto arriva nelle librerie americane. Il successo è immediato anche per questa nuova edizione. Il romanzo continua a emozionare i lettori.
A Gennaio 2014 Finalmente il romanzo esce in Italia.
I devastanti effetti della Grande Depressione avevano spinto la gente a cercare capri espiatori, possibili cause delle lore sventure. Come agnelli sacrificali, i tedeschi scelsero noi ebrei. “Sono loro i responsabili della crisi”, dicevano “Sono loro la causa della nostra miseria”.
Il libro tratta un argomento a me molto caro . L’Olocausto. Una tragedia davvero immensa. Che mi colpisce sempre molto per la sua crudeltà. Che mi fa anche pensare a quello che sta accadendo ora nel mondo. Il libro mi ha davvero coinvolto, perché pur non essendo il primo letto su questo argomento, è il primo che racconta la storia partendo da un fatto reale , i nazisti che trovarono asili politico in America e non solo e si ricostruirono una vita sotto altre identità.
Il romanzo parte con il racconto della prima al grande teatro dell’Opera di Chicago. Morbide stole e sete fruscianti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenzweig, il più ricco e importante mecenate della città. All’improvviso tra la folla appare un uomo anziano in uno smoking fuori moda. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenzweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il Macellaio di Zamość, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l’Olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia. Una storia che la porta a un freddo inverno nella Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico. Difendere Ben Solomon sembra un’impresa impossibile, Rosensweig è per tutti un sopravvissuto di Auschwitz, un filantropo potente e rispettato. Catherine però non vuole arrendersi, deve trovare la verità.
Questo libro è coinvolgente perché Ben ripercorre tutta la sua storia . Ed è impossibile restare indifferenti. Perché sappiamo tutti che è reale. E’ un romanzo perché le persone non sono reali, ma tutti sappiamo che in tanti potranno riconoscersi. Ci sono tanti sentimenti. Tanti ideali, ma anche la storia di come arrivismo e potere possano farti dimenticare l’amore verso chi ti ha cresciuto.
C’è anche una bellissima storia d’amore tra Ben e Hannah. Mi è piaciuto anche Catherine che ritrova il senso di tutto grazie a Ben.
Io amo molto i libri inquadrati in un periodo storico, senza contare che questo mi ha insegnato molto sui Polacchi e mi ha fatto riflettere. Ho sempre pensato che per loro gli anni più difficili fossero stati quelli sotto il comunismo, ma non avevo calcolato che anche il Nazismo, le guerre li avessero così tanto visto protagonisti e vittime. Mi sono detta che tempra forte. Che coraggio tutti.
Così come non avevo mai riflettuto quanto fosse grande il numero di quelli che sono riusciti a rifarsi una vita sotto falsa identità.
Ma la cosa che più mi ha colpito quanto l’odio razziale possa essere forte.
Quanto possa essere facile fare leva su piccole cose e farle diventare grandi. Mostruosa.
Quanto questo possa facilmente accadere ancora.
Volevo solo esserti accanto è un bel libro, letto senza essermene quasi accorta.
Mimma
ps. questo libro partecipa alla selezione del Venerdi del libro
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