“Un padre e un figlio.
La storia di un incontro che li cambierà
per sempre.
Un commovente romanzo di scoperte
e formazione.”
Recita la copertina dietro del libro di Gianrico Carofiglio.
E’ da qualche mese che inseguo Le tre del mattino.
L’ho aggiunto alla lista dei desideri lo scorso ottobre. Ma io volevo il libro cartaceo, quello dove puoi sottolineare con la matita.
Arrivata in Italia me lo sono trovata davanti al supermecato nel reparto libri e giornali.
Non ho resistito.
L’ho comprato!
Ma ho aspettato a leggerlo. Volevo godermelo tutto in una volta.
E sono felice di averlo fatto!
Antonio ha 7 anni quando iniziano a manifestarsi i primi sintomi di epilessia idiopatica. Dopo un primo consulto in Italia, i genitori decidono di portarlo in Francia, a Marsiglia, presso lo studio del dottor Gastaut.
Il padre di Antonio è un matematico e insegnante, mentre la madre è docente di lettere. Sono separati.
Dopo tre anni da questa visita dal dottor Gastaut, padre e figlio tornano a Marsiglia per l’ultimo responso. Antonio ha ormai 18 anni. Apparentemente sembra guarito, ma il dottore decide di sottoporlo alla “prova di scatenamento”.
Antonio e suo padre si ritrovano così a stare svegli per 48 ore consecutive supportati solo da pillole a contenuto anfetaminico che lo aiuteranno a stare sveglio, evitando che si addormenti.
Durante queste ore insieme si conosceranno, forse per la prima volta.
I dialoghi tra loro li aiuteranno a mettersi a nudo rivelando paure, forze e fragilità reciproche.
In queste 48 ore ritrovano un’intimità che tra loro non era mai esistita.
“Io non lo avrei confessato nemmeno a me stesso, ma ero orgoglioso e fiero di lui, e avrei voluto dire a chi mi stava vicino che il signore alto, magro, dall’aspetto elegante che era seduto al piano e sembrava molto più giovane dei suoi cinquantun anni, era mio padre!
Le tre del mattino si ispira a fatti realmente accaduti.
E’ una lettura intensa e profonda.
“Due notti senza sonno indeboliscono, rallentano i riflessi, offuscano la vista, ma ti regalano un senso molto sottile e preciso per l’essenziale.”
E’ stato difficile staccarsi dal libro anche se il sonno, durante il volo aereo, ha preso il sopravvento un paio di volte.
Carofiglio ha uno stile piacevole e toccante.
Usa un linguaggio sottile e profondo.
La città di Marsiglia fa da sfondo al romanzo.
Viene descritta come una città portuale attraente, multietnica, ma viene rivelato anche il suo lato malfamato e fatiscente. Io non ci sono mai stata, ma mi è venuta voglia di andare a visitarla.
Le tre del mattino è semplice.
Sincero.
Toccante.
Commovente.
Profondo (l’ho già usato troppe volte, lo so!)
Lo consiglio!!!
“Nella vera notte buia dell’anima sono sempre le tre del mattino”
F. Scott Fitzgerald
Con questo libro partecipo al venerdi del libro.
Drusilla
Stefania Iori says
Grazie del consiglio ,la tua recensione mi ha invogliata a leggerlo e caso mai lo presento al gruppo di lettura