Ho comprato il libro Eleanor Oliphant sta benissimo a giugno.
L’ho letto con gran fatica.
“L’unica cosa che conta è rimanere fedeli a ciò che si è veramente
Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene.”
Ci ho messo tanto a fare questa recensione. Un po’ per mancanza di tempo ,un po’ perché non essemdomi piaciuto mi mancava la voglia e l’entusiasmo.
Non è facile recensire un libro acclamato ovunque. Essere il bastian contrario della situazione.
Eleanor Oliphant sta benissimo è un libro che, secondo la stampa internazionale più autorevole, rimarrà negli annali della letteratura.
Un romanzo che per i librai è unico e raro come solo le grandi opere possono essere.
In corso di pubblicazione in 35 paesi.
E’ il romanzo d’esordio più venduto di sempre in Inghilterra, dove è da più di un anno in vetta alle classifiche.
Ha vinto il Costa First Novel Award.
Presto diventerà un film.
Eleanor è una donna con diverse manie, o forse dovrei dire abitudini consolidate a cui non rinuncia mai. Sono il frutto di una storia difficile. Si capisce sin da subito che il suo modo di relazionarsi è causato dal rapporto con la madre. Una mamma accentratrice, manipolativa, probabilmente con problemi psicologici. Andando avanti nella lettura si ha la sensazione che Eleonor racchiuda un grande segreto. Un terribile segreto.
Questa sensazione mi è stata confermata sul finale, dove questo segreto viene finalmente raccontato e che non vi svelerò per non rovinarvi la lettura.
Perché non mi è piaciuto il romanzo Eleanor Oliphant sta benissimo
Probabilmente vederlo così acclamato, pubblicizzato ovunque mi ha caricato di aspettative.
Anche a Londra era dappertutto.
Il Guardian si è occupato di questo libro, secondo il quale questo libro ha dato luogo a una nuova tendenza chiamata “up-lit”, che sta per uplifting, quindi “letteratura edificante”. Insomma, romanzi che, chiusa l’ultima pagina, fanno stare meglio.
Per quanto mi piacciono i libri di questo genere, libri che raccontano di persone che ritrovano la fiducia e la forza di superare le avversità, di quelli che riescono a rompere le catene, Eleanor Elephant sta benissimo non mi ha convinto fino in fondo.
Non saprei dirvi se è stato lo stile di scrittura o appunto tutta questa grande opera di marketing, ma ecco mi ha lasciata un po’ insoddisfatta. Mi è sembrato tutto un po’ troppo costruito a tavolino.
Anche se ho amato quella ironia un po’ British. Ironia che ho imparato ad apprezzare da quando vivo in Kuwait, a volte mi è sembrato poco sincero.
Era una storia raccontata per lanciarci un messaggio.
L’avete letto?
Cosa ne pensate?
Vi è piaciuto?
Mimma
Questo libro partecipa al venerdì del libro
Artemisia says
Proust diceva che ognuno legge se stesso nei libri, quindi ognuno di noi vede qualcosa di diverso nello stesso libro, per questo motivo non bisogna aver timore di essere la voce fuori dal gruppo, quando un libro non piace non piace e basta. Sai quante volte volte libri acclamati come capolavori non mi sono piaciuti? Per esempio in continuò a non capire cosa ci trovi la gente di entusiasmante nel Piccolo Principe. Io non ho letto questo libro e credo che non lo farò, proprio perché non mi piace questo “nuovo genere” di letteratura edificante. O per lo meno, non mi piace adesso, domani chissà
mafi says
Ciao. Non sei la sola a fare il bastian contrario della situazione, e sono stata contenta di leggere il tuo commento. Ebbene sì, neanche io sono rimasta entusiasta di questo libro. L’ho comprato forse spinta da recensioni entusiastiche, anche se solitamente rifuggo da ciò che descrivono troppo bello, troppo perfetto, e via dicendo. Ho faticato a leggerlo, aspettando a ogni pagina quel quid che mi facesse cambiare opinione, ma… niente, non succedeva niente. Siccome non mi piace lasciare le letture a metà, l’ho letto tutto, senza però trovarlo nè piacevole, nè da acclamare come eccezionale.
Ecco, ti ho espresso il mio parere. Un saluto, Mafi.
Mamma avvocato says
Le grandi aspettative spesso rovinano la lettura. Per questo motivo io spesso attendo che venga “dimenticato” il libro acclamato della situazione, prima di leggerli. Comunque sarò sincera: non mi ispira per nulla! Grazie della tua sincera recensione!