Il Natale al Sud è uguale a quello del Nord???
Noi crediamo proprio di NO! Ve l’avevamo raccontato già a ferragosto dello scorso anno . Festeggiare al Nord è molto diverso che festeggiare al Sud, anche il Natale ha le sue differenze.
Solo una cosa accomuna le due Mamme nel Deserto: entrambe adorano festeggiare la sera della Vigilia di Natale, oltre al pranzo del 25 dicembre.
Alle 21 del 24 sera Drusilla mi mandava la foto della sua fetta di Panettone ricoperta di crema al mascarpone. Noi eravamo solo alle pettole salate.
A casa sua tre portate. A casa mia 18 e…
Loro erano in 6, noi in 24.
Mentre alle 23 loro terminavano la tradizionale fiaccolata cantando le canzoni di Natale accompagnati dalle chitarre, noi abbiamo ricevuto la visita di un Babbo Natale troppo simpatico che ha fatto impazzire di gioia i piccoli bimbi presenti.
A mezzanotte Drusilla e suo marito sono andati a Messa mentre da noi si faceva nascere Gesù bambino, come da tradizione, tutti in fila indiana, felici e contenti, intonando Tu scendi dalle stelle come vi ho mostrato nel video pubblicato sulla nostra pagina facebook.
In realtà il Natale è stato per entrambe magico, speciale, unico e indimenticabile. Il primo dopo diversi anni lontane dall’Italia, trascorso in compagnia dei nostri cari, circondate da affetto e amore.
Vedere i visi sorridenti, gli occhi scintillanti dei nostri bimbi, la felicità dei nonni di poter festeggiare con loro è stato sicuramente il regalo più bello.
Certo io ho a volte ho la sensazione di sentirmi spettatrice, come se questa vita, questa casa non siano più la mia totalmente. Purtroppo sento troppo di essere di passaggio. Ho cercato comunque di fare il pieno di tutti quegli abbracci, quelle chiacchiere, quelle frasi non dette che comunque valgono più di mille parole.
Ho fatto il pieno di tanto cibo buono, ho davvero esagerato, ma qui tutti mi vedevano magra, magia della Puglia dove le donne sono belle e normali, ma questo ha incentivato la mia già grande voglia di mangiare a più non posso. Ho camminato tanto, tantissimo, sentendomi libera e felice delle cose più piccole.
Io che dal paese sono andata via molto presto ho apprezzato quelle piccole cose, quella lentezza che mio marito anela da un po’. Forse ha ragione lui, ad una certa età con figli desideri altri ritmi.
Drusilla non è stata ferma un attimo. Suo marito già un super attivo li ha trascinati in mille avventure bellissime. Instancabili, belli, giovani mi hanno riempito il cellulare di foto. Colpa anche di un regalo speciale.
Quindi, il Natale al Sud come al Nord alla fine almeno a casa Mamme nel Deserto nella sua essenza si assomiglia.
Entrambe abbiamo avuto il piacere di stare con chi amiamo.
Bè, io tra poco mi ricongiungerò con mio marito che mi è mancato tantissimo….
Spero che anche il vostro Natale sia stato speciale!
Intanto ne approfittiamo per farvi gli auguri di buon anno e vi regaliamo un piccolo video che avevamo preparato per farvi gli auguri!
Buone Feste (clicca sulla parola buone feste)
MartaVi says
Augurissimi di Buon anno anche a voi…da napoletana che sono non potevo che festeggiare il Natale proprio come l’hai descritto tu…quello del “sud” ovviamente. Alla fine però, qualunque sia la tradizione, l’importante che ognuno di noi lo possa vivere in modo speciale! Teresa
trentazero says
Ma e’ una gioia per gli occhi il vostro video! 🙂
Graziella says
Io, si sa, sono mezza terrona e mezza polentona, in più ero sposata ad un Abruzzese pertanto Lombardia – Sicilia – Abruzzo, non hanno segreti per me, se poi aggiungi parenti e amici sparsi per l’Italia, diciamo che conosco parecchie abitudini. Il Natale al Nord è profondamente diverso da quello del Sud, intanto cominciamo col dire che la Vigilia è sacrosanta al centro-sud, mentre è meno sentita al Nord, al contrario il pranzo di Natale è sacrosanto al Nord e un pò meno al centro-sud. Al centro-sud la Vigilia è assolutamente di magro, così non è al nord. Il pranzo di Natale al Nord comprende spessissimo i tortellini in brodo, mentre al Centro-Sud … beh qui c’è di tutto di più. I commensali: dipende dalle famiglie. Nella mia il pranzo di Natale è sempre stato un momento “allargato” già la mia famiglia è di per sé numerosa, ma noi abbiamo sempre avuto a tavola anche amici, lontani parenti e persone che pur non essendo amici o parenti, erano comunque ospiti graditi, siamo arrivati ad essere anche 30 a tavola. Il pranzo, ça va sans dire, va dall’antipasto al dolce, caffè e ammazzacaffè, solitamente ci dividiamo i compiti sulla preparazione dei cibi, al centro-sud può seguire tombolata o gioco a carte, al nord non mi risulta che questo accada, o comunque non è frequente, però da noi molto spesso i ragazzi giocano a Risiko con qualche sprovveduto adulto che si ritrova ad aver perso l’Oceania e il Madagascar in un amen. La visita di altri parenti e amici nel pomeriggio l’ho visto accadere spesso al centro-sud, qui al nord è raro. Una cosa accomuna l’Italia intera ed è il clima di festa e allegria, anche quando è forzata, anche quando ci sono “parenti-serpenti” il volemose bene a tutti i costi e quando c’è lo scambio dei doni (anche questo con molte varianti) ricevi o fai doni anche a chi vedi e senti giusto il giorno di Natale e poi mai più. Ma a Natale è Natale e quindi va bene così. Io adoro il Natale, se non si era capito, è l’unico giorno dell’anno in cui non è concesso ai miei figli di essere assenti. Lo sanno e si adeguano. Quindi evviva il Natale, tutti i Natali di qualunque latitudine.
Graziella says
PS. Quale video?
Mamma Avvocato says
Protesto ufficialmente. Questo post contiene luoghi comuni ed errori inaccettabili.
Scherzo, ovviamente !!!!!!!!!!!!!
Mi sa che il Natale nel “profondo Nord” assomiglia di più a quello del Sud che a quello del Nord che descrivi tu!
Mi spiego meglio: noi, in Canavese (zona del Piemonte al confine con le montagne, in provincia di Torino) e Valle d’Aosta, abbiamo inziato a mangiare il 24 sera, per finire il 26 a pranzo.
Altre famiglie si fermano al 25 sera.
Menù: almeno 7 o 8 antipasti, tra cui salumi, cotechino, lardo, peperoni con la bagna cauda e altre portate “leggere e digeribili”.
I tortellini in brodo seguono le lasagne al forno o gli agnolotti al burro e salvia, mica li sostituiscono!
E poi arrosto oppure anatra all’arancia o ancora cotechino o zampone…o tutti insieme, perchè l’inverno è freddo ed il grasso fa bene.
Mille contorni (di solito verdura cotta rigorosamente al burro), più un pò di cruditè e vari patè, per finire con pandoro E panettone…vorrai mica discriminare, vero?
Ah, no, dimenticavo. Prima del dolce c’è il piatto dei formaggi, almeno 5 o sei diversi. “Perchè la bocca non è stracca se non sa di vacca”, dicono qui!
E poi caffè, “pussa caffè” (= digestivo, tipo un grappino o un genepy, altro che amaro!), l’aperitivo prima, almeno due bianchi e due rossi diversi durante il pasto più un vino da dolce.
Dopo tombola o giochi da tavolo, tra un pisolino sul divano e l’altro, si intende!!!
Tavolate da minimo 12 max 35 persone e più si è meglio è.
Che dici, a quale Natale assomigliamo?
mimma says
Allora il prossimo vengo da te di corsa!! Inoltre mio marito adora la montagna!!!
Graziella says
Mamma Avvocato confermo tutto, tra l’altro, stimolata da questo post ho fatto una piccola indagine e dai racconti mi veniva lo svenimento a sentire quello che era transitato sulle tavole, unica conferma, il tutto al pranzo di Natale, la Vigilia non ce n’è, al Nord non è come al sud, a parte la Messa ovvio. Quindi si, il pranzo di Natale + Vigilia, in quanto a quantità , qualità e numero di commensali vede una parità assoluta tra Nord e Sud. E’ un argomento appassionante!
mimma says
Non l’avrei mai detto ma dalle visualizzazioni e altri commenti pare proprio di si….
Mariangela says
….che ridere….Io ti confesso che più invecchi più il mio approccio al Natale è nordico!!! 😉
mimma says
secondo me sei approccio nord da un bel pò…anzi sei nordica dentro…..kiss