Luca Bianchini, classe 1970, scrittore e conduttore radiofonico. Il suo romanzo d’esordio è Instant Love. Noi l’abbiamo conosciuto con il romanzo Io che amo solo te e grazie ai suoi articoli che scrive per Vanity Fair.
Non ricordo come abbiamo scoperto questo scrittore, forse fu la mia amica Antonella che mi consigliò il suo libro dal titolo Io Che amo solo te, in seguito ne parlai a Drusilla ed entrambe ci appassionammo a questa storia. Poi, come faccio sempre, ho letto tutti i suoi libri. Ho questa caratteristica, scopro un autore e recupero tutta la sua bibliografia. Ricordo ancora l’emozione di essere state invitate l’estate scorsa a tenere una presentazione a Locorotondo nello stesso locale che lui cita sempre nei suoi libri, visto che i titolari del Duck sono suoi cari amici.
Non è certo uno scrittore da premio strega, ma è molto bravo. Scrive bene, ha la capacità di saperti trasportare nei luoghi di cui narra, ti ritrovi fin da subito a girare le pagine con la voglia di scoprire di più perché la storia di coinvolge. I suoi personaggi sono così ben descritti che te li immagini benissimo, ti sembra di conoscerli da sempre, diventano un po’ anche amici tuoi.
In questo suo ultimo libro, Dimmi che credi al destino, ha mantenuto tutte queste sue caratteristiche.
La storia è ambientata a Londra, parla di una grande amicizia tra due donne, di libri e di rinascite .
“All’estero ogni gesto assume un significato più profondo, perché la solitudine amplifica tutto…”
Parla di nuove occasioni, la mia passione. Inoltre, è molto bello vedere che i protagonisti non sono giovanissimi, hanno un passato difficile alle spalle che comunque non ha compromesso la loro capacità di guardare il mondo in una prospettiva diversa.
Nel momento stesso in cui chiuderete il libro, avrete voglia di prenotare un biglietto per Londra e andare a scoprire quel quartiere così ben descritto diverso dai soliti percorsi .
Vorreste incontrare Ornella, Patty e Diego, magari anche Clara! Io sarei curiosa di incontrare e fare amicizia con Mr George.
“A volte per viaggiare basta stare seduti comodamente davanti ad una finestra.”
Leggendo i ringraziamenti abbiamo scoperto che la storia si basa su persone esistenti, amici di Bianchini.
Per me, Dimmi che credi al destino, è il libro migliore di questo autore, Drusilla, a cui ho prontamente regalato una copia cartacea con dedica, è indecisa tra questo ed il suo Io che amo solo te .
Se siete alla ricerca di una lettura scorrevole, ma appassionante. Semplice, ma non banale. Coinvolgente al punto giusto, direi che questo libro potrebbe essere perfetto per voi.
“Il destino è quella porta socchiusa da cui ogni tanto puoi sbirciare. E allora vedi che nulla avviene per caso e che tutto ha un senso, anche quando sembra non averlo.”
Se deciderete di leggerlo o se l’avete già letto, fateci sapere la vostra opinione .
Questo post partecipa a venerdì del libro di HomemadeMamma
iori stefania says
Grazie del consiglio !!!!Domani mattina devo andare in biblioteca per restituzione libri letti e chiederò un libro di questo autore Poi ti scriverò la mia impressione!!
Mamma avvocato says
ho letto recensioni contrastanti di questo autore e ora, mi sa che è arrivato il momento di giudicare da me, leggendo un suo romanzo!
Cercherò questo o l’altro di cui parlate. Grazie del consiglio di lettura!!,
mamma avvocato says
ho letto recensioni contrastanti di questo autore e ora, mi sa che è arrivato il momento di giudicare da me, leggendo un suo romanzo!
Cercherò questo o l’altro di cui parlate. Grazie del consiglio di lettura!!
Federicasole says
Ciao, anche io ne ho letti diversi suoi, alcuni mi sono piaciuti, altri mi hanno appassionato meno, questo mi incuriosisce, chissà!