Vedo la felicità di Olive Rose brillare nei suoi grandi occhi. Quegli occhi spesso nascosti dagli occhiali che dimentica ovunque, ma che ormai conosco bene. Una sguardo che è un misto di felicità, sorpresa e timidezza. Mentre in quelli di mia figlia Giada vedo l’orgoglio di fare questa cosa per lei.
Sono qui davanti a me, con le coroncine di Frozen sulla testa, la torta che ho preparato stamattina e si abbracciano forte.
Ieri era il compleanno della migliore amica di mia figlia, una bimba che frequenta questa casa da ben tre anni. Sono insieme dal Pre-kg, direi che è un enorme successo visto il grande via vai di persone che caratterizza la vita da expat.
I teachers sono felici di questa amicizia, ma spingono molto per non renderla troppo esclusiva.
Hanno ragione, ma è anche bello avere un amico del cuore, qualcuno che riconosci in mezzo alla folla e che ti rende felice perché sai che lui c’è. Qualcuno con cui litighi, ma dopo cinque minuti hai già dimenticato il motivo e ridi forte.
Io faccio di tutto perché questa amicizia cresca. Non solo perché lei è figlia unica, ma perché per me l’amicizia è molto importante.
E’ tutto.
E lo è da sempre.
A Milano ho degli amici che considero Famiglia. Certo ora dopo quattro anni di lontananza, la vita molto intensa che conduciamo, l’assenza di un quotidiano, ci sentiamo molto meno. Però so che ci sono sempre.
Inoltre, non posso dimenticare tutto quello che hanno fatto per me. Tutto quello che abbiamo condiviso.
Ieri mi è capita per caso tra le mani la moleskina che mi regalarono prima di partire. Volevano che tenessi un diario di questa esperienza, conoscevano la mia passione per la scrittura, nulla faceva presagire che addirittura l’avrei trasformata in un blog. Ognuno di loro mi ha scritto un messaggio. Nel loro stile.
Quanto mi ha fatto bene rileggere quelle missive. Sono parole vere, che si sono avverate, ancora attuali.
Antonella che che mi dice: “come faremo per organizzare qualcosa per i 40 anni di Monica?? In video conferenza.”. E così è stato.
Monica che mi scrive “non preoccuparti se le emozioni ti terranno sveglia la notte è normale, stai vivendo!”
Mario, che dopo avermi preso in giro un bel po’, mi scrive: “li, qui, nelle Marche, in Puglia, in Italia e all’estero…sarai sempre felice, e con poco. Di questo non solo lo spero…ma ne sono sicuro.”.
Anto, da brava romantica, mi allega una poesia, poi conclude con “molla la cima, allontanati dal porto sicuro e prendi con te le tue ali e i venti: esplora, sogna e scopri. Conoscendoti questa non potrà che essere una splendida avventura.”.
Mi sono fermata a riflettere su cosa sia l’amicizia.
Per me amicizia è condivisione.
Ma soprattutto accettazione. Con gli anni ho imparato a prendermi quello che le persone erano davvero in grado di darmi. Non proiettavo i miei desideri, né il mio metro di giudizio.
Non sono una santa, da giovanissima era più difficile non farsi prendere dalla passione, rimanere equilibrata, ma ci ho lavorato su.
Per me amicizia è anche sincerità. Preferisco sentirmi dire: “Mimma, oggi non ho voglia”, piuttosto che fingere un impegno inesistente.
Per me l’amicizia è alzare il telefono senza farsi problemi. Non venire fraintesi, perché si sa che l’altro è sempre mosso da buona fede, sentimenti buoni.
Poi adoro che mi si racconti non solo i guai, ma anche le gioie. Sono una persona che non nutre invidia. E gode delle fortune altrui. Il primo pensiero è che se è successo a tizio una cosa è perché se la merita e soprattutto può succedere a tutti.
Ecco non sono calimero.
E vorrei che mia figlia non si sentisse mai così. Che imparasse a circondarsi di persone “migliori” di lei, in modo da poter sempre imparare qualcosa di nuovo.
Vorrei che si circondasse di persone anche diverse tra loro, perché così ognuno le mostrerà un’altra strada.
Essere amici vuol dire essere curiosi, non di sapere i fatti tuoi, no, essere curiosi di sapere come stai?
Si, tu, come stai??? Che pensi? Come ti senti? Perché, troppo spesso, nessuno te lo chiede.
Chiaramente credendo così tanto nell’amicizia ho avuto le mie belle sofferenze. Le mie delusioni.
Ma questo mi è servito per sapermi circondare da chi mi fa stare bene.
Ma ho anche imparato a non arrabbiarmi se l’altro non è come me. Se non da in egual misura.
Facciamo tutti delle scelte. Anche su quanto di noi regaliamo agli altri.
Non sono certo perfetta. Essendo una molto disponibile, che cerca di aiutarti sempre.
A volte rimango un po’ perplessa da certe chiusure. Tu mi mandi un messaggio mi chiedi qualcosa, io credendo che tu voglia chiacchierare incalzo con una domanda e invece l’altra non risponde più.
Senza contare che il mio carattere esuberante spesso mi ha attirato più antipatie che simpatie.
Gli amici per me sono un tesoro inestimabile.
E non posso spiegarvi quanto mi fa bene al cuore avere degli amici.
Non sono e non potrei mai essere una solitaria.
Vorrei che mia figlia crescesse in un mondo di amici, che imparasse il valore della condivisione, del dare.
Io sono una che ama più fare regali che riceverli. Mi piace la sorpresa.
A quaratadueanni ho anche imparato che se è vero che dagli altri devo prendere ciò che loro sono in grado di dare. E’ anche vero che non posso neanche farmi carico di energie negative, o subire mancanze di rispetto condite dalla frase “questa sono io, è il mio carattere”.
E’ anche vero che l’età adulta mi ha permesso di vivere anche con più distacco certe situazioni. Di fare selezione e di prendermela per chi merita. Ma ho imparato a non rinfacciare niente. Che anche questo non serve a nulla.
Vivendo all’estero confesso che avere buone relazione mi è diventato ancora più indispensabile.
Il primo anno a Milano mi buttai a capofitto a ricrearmi una rete. Legai molto con due ragazze milanesi. Ricordo che a Natale regalai loro “L’amico ritrovato” di Ulhman.
Ho un po’ la fissa di regalare libri con dei messaggi.
Dopo poco tempo le ho perse, si sono allontanate. Non ricordo nemmeno il motivo. Eravamo così giovani. Ci soffrii parecchio.
Però poi mi sono costruita altre relazioni fondamentali. Anche imparando da quell’amicizia.
Ne ho costruite davvero diverse e ottime, al punto che arrivata qui pensavo di aver raggiunto il numero massimo di amicizie in una vita. Invece, arrivò Drusilla.
E in questo ultimo periodo altre persone sono diventate per me importanti.
Giada dice che ho tante amiche.
Ho tanti desideri, valori che voglio trasmettere a mia figlia, e l’amicizia è una di questo.
Forse sembrerà strano “fai addirittura una torta per l’amichetta di tua figlia di cinque anni??”.
Io penso che sia il minimo, soprattutto se lei viene a casa tua il giorno dopo il suo compleanno.
I fatti parlano e insegnano molto. Per creare momenti indimenticabili ci vuole un pò di magia e buona volontà. Viva gli amici e soprattutto viva la voglia di saperseli coltivare.
Se hai amici e passione …la tua vita non potrà che essere bella.
“Mamma mamma possiamo andare in piscina???” Mia figlia mi riscuote dai miei pensieri.
“Certo amore”.
Saltano felici e corrono a cambiarsi. Olive ha già deciso che vuole il costume verde con le balze di Giada.
E le sue ciabatte mairmad… Torna Giada correndo verso di me e mi dice.
“Mamma tutte e due volevamo le ciabatte Mairmed e allora abbiamo fatto una e una . Share. Giusto???”
Giusto l’amicizia è saper fare share.
Come al solito io ho usato tanti paroloni, bastava una. Quella che mia figlia mi ha appena mostrato.
Alessia says
Ciao Mimma,
Mi sto affezionando molto ai tuoi posti (non oso dire “a te” perché non ci siamo mai viste, suonerebbe strano per una persona semi-seria della mia età, e anche a me la vita ha insegnato a moderare i miei slanci che a volte sono cosi spontanei che sembrano forzati…).
Mi ritrovo tantissimo in quello che dici.
Parlare di amicizia è difficile.
è tante cose, a una forma di amore, di dono-di-sé gratuito.
La tua dolce Giada non potrà non essere aperta, perché vive con la sua mamma che “porta il cuore sulla mano” come si dice qua.
E questa “intelligenza relazionale”, questa open-mindness non la si impara a scuola né in club esclusivi: la si respira in famiglia.
Chi non ce l’ha non se la può inventare…
mimma says
Grazie del bel commento . Io stessa ho avuto questi insegnamenti all’interno della mia famiglia. Un abbraccio
Claudia says
è vero che più si dà e più ci si espone, e le ferite fanno molto male… ma senza il rischio, che vita sarebbe? è bellissimo dare tanto in amicizia, perchè se si dà alle persone giuste, si riceve tantissimo in ritorno. per quel poco che vedo io, tu sei un’amica splendida e pare proprio che Giada abbia preso da te! xx
mimma says
Brava Claudia a forza di seminare alla fine qualcosa si raccoglie.
vero????
Serena (Cara Malù) says
Ciao Mimma, mi ritrovo spesso nei tuoi post e li attendo sempre 🙂 io ho sofferto molto al liceo proprio perché mi sentivo sempre fuori posto e manco a dirlo è rimasta in piedi solo un’amicizia di quel periodo, però la più importante. Fuori da quella classe ero un’altra persona, avevo amici che conoscevo dall’infanzia, ma lì dentro..solitudine, vuoto. Sarà stata soprattutto colpa mia, non so, sono sempre stata una da pochi ma buoni amici. Ora sono meno totalitaria e mi rendo conto che esistono varie sfumature di amicizia, quella delle confidenze e quella delle risate, a volte quella che comprende tutto, e prendo il bello da ogni rapporto, o almeno ci provo. Ho sempre difficoltà a essere io a chiedere aiuto, non so perché. In amicizia non ci si dovrebbe vergognare ma faccio ancora così. Devo lavorarci su 🙂 scusa il papiro!
mimma says
Cara Serena, pure io come te ho sofferto. Da ragazzina al paese con le altre ragazzine mi sentivo in difficoltà. Avevo più amicizie maschili. Una volta a Milano invece tutto è cambiato. Fortuna??? Forse. Ma come dici tu ho iniziato a imparare le diverse sfumature. E piano piano le cose sono andate meglio. Ti abbraccio ps. e grazie per il bellissimo commento
Gilda says
È bello avere delle amicizie così sin da piccole! Speriamo non si perdano mai,anche se un giorno magari vivranno ai capi opposti del mondo!
mimma says
e’ gia un miracolo che stia durando così tanto perchè qui c’è un via vai pazzesco. Però è bello, bellissimo e spero che lei stia imparando molto
mamma avvocato says
Io non posso che essere d’accordo con il tuo pensiero perché per me le amicizie sono fondamentali!
Sono molto selettiva nelle frequentazioni, però poi mi apro del tutto, non ho segreti per gli amici e questo nel tempo mi ha fatto vivere situazioni difficili e subire grandi delusioni, ma nello stesso tempo mi ha regalato grandi gioie!
Fai bene ad aiutare tua figlia a coltivare la sua amicizia e a continuare ad essere te stessa.
Auguri alla piccola Olive Rose!
I pensieri dei tuoi amici sono molto belli, tra l’altro!
mimma says
leggendo i tuoi post so che credi un sacco nell’amicizia. Si spesso si può essere feliti, però quando si trova è bellissimo coltivarla…e trovare un dialogo.