Qualche settimana fa ho partecipato ad un incontro molto interessante, ma prima faccio un passo indietro di qualche mese…
A settembre dello scorso anno, a Brescia, viene aperto il primo family art cafè. Di che cosa si tratta? Di un caffè per le famiglie.
Fabiana e Roberta sono due giovani amiche, dalla loro amicizia nasce ArteBimba!
Da qualche mese io e mia madre avevamo voglia di andare a scoprire questo locale, ma le mille “cose da fare”, la pigrizia e il fatto di non conoscere bene la città di Brescia, ci ha fatto continuamente rimandare a domani….
Finalmente, un venerdì di fine febbraio decidiamo di andare perché vogliamo partecipare ad un evento interessante: “nonni e genitori: scontro inevitabile o alleanza possibile?“. Con un titolo di questo tipo, potevo mancare????
Si tratta di un incontro di approfondimento sui rapporti spesso controversi tra nonni e genitori /mamme e suocere; a cura della Dott.ssa Marzia Sgambelluri psicologa e psicoterapeuta.
Costo: 3 euro con colazione (e che colazione!).
Attorno ad un tavolo ci sono: 5 mamme, due nonne, 3 bambine e la psicologa. Purtroppo nessuna suocera, ma solo nonne materne.
La prima cosa che ci è stata richiesta è stata quella di tracciare un piccolo albero genealogico partendo dai nonni dei nostri figli. Un compito semplice per chi come me è fissata con gli alberi genealogici, li adoro e spesso li disegno ai miei figli!
Dopodiché, ci è stato chiesto di scrivere, in poche parole, come è cambiato il nostro rapporto sia coi genitori che con i suoceri a seguito della nascita dei nostri figli. Nessuno è stato obbligato a parlare, ma esprimere a voce alta i propri pensieri e sentimenti aiuta a capire cosa proviamo veramente, esternare pensieri spesso repressi fa un gran bene e soprattutto ci fa capire quale realmente sia il rapporto che lega noi mamme ai nonni.
Vi confesso che ascoltare le risposte di alcune partecipanti mi ha fatto pensare: “uau, quanto sei fortunata Dru!”, autopacca sulla spalla. Si, sono fortunata e me ne rendo conto, ho quattro nonni meravigliosi, con i quali ho un bellissimo rapporto che è cresciuto, migliorato e si è arricchito di complicità nel momento in cui sono nati i miei figli. Il nostro rapporto non è perfetto, ci sono ancora aspetti che potremmo migliorare, ma posso dire che dopo la nascita dei miei figli è divenuto più complice, confidenziale, diretto, spensierato e unito.
Provate a pensarci anche voi che state leggendo e rispondete a questa domanda: il rapporto con vostra madre o vostro padre è migliorato o peggiorato dopo la nascita dei vostri figli? E per quali motivi? E con la suocera o il suocero?
Sono così tante le cose che sono state dette che diventa difficile riassumerle in un post.
Abbiamo riflettuto poi sul nostro comportamento nei confronti dei nonni.
Che ruolo hanno i nonni nella vita dei nostri figli?
Sono nonni presenti, nonni che vivono la quotidianità dei nipoti perché i genitori lavorano? In questo caso, come ci rapportiamo a loro? Gli forniamo una serie di regole da seguire oppure lasciamo piena libertà, lamentandoci poi del fatto che magari viziano troppo i nostri figli?
Oppure, essendo la mamma a casa dal lavoro, sono nonni che vedono i nipoti solo nel fine settimana o nel pomeriggio dopo la scuola o quando i genitori decidono di portare loro i figli?
Anche da queste domande sono uscite bellissime riflessioni. Tutte le mamme presenti erano mamme h24, quindi non necessitano della presenza dei nonni quotidianamente.
Personalmente i miei figli si godono i nonni nel fine settimana oppure dopo la scuola, ma tutto ciò che riguarda la loro educazione quotidiana è in mano a noi genitori. Essendo una famiglia abituata a vivere lontano ed essendo in Italia solo di passaggio siamo abituati a crescere h24 i nostri figli e per questo mi risulta normale occuparmene ogni giorno, ma credo che sia molto importante il rapporto con ogni singolo nonno. La figura del nonno non ha la responsabilità di educare un nipote, ma deve avere la spensieratezza di poter insegnare cose che un genitore non ha la possibilità di fare per colpa del ruolo che ricopre. Il nonno/la nonna ha la fortuna di poter trasgredire le regole della quotidianità (mia madre dice sempre che si diverte un sacco a saltare nelle pozzanghere con i miei figli!); devono viziare, coccolare e fare con i nipoti quelle cose che noi genitori non possiamo fare solo perché abbiamo il ruolo di educatori, vigili e spesso rompiscatole!
Un aspetto fondamentale del quale si è parlato è il dialogo.
Il dialogo è alla base di qualsiasi relazione. Essere chiari nell’esprimere le nostre esigenze o paure, fare domande, chiedere il punto di vista anche dei nonni. E’ importante costruire con loro un rapporto di fiducia reciproca, aperto al dialogo e trasparente. E’ sbagliato travisare, pensare che l’altra persona abbia pensato, meglio essere trasparenti e cercare il confronto piuttosto che tacere e non confrontarsi mai rischiando di incrinare rapporti inutilmente. Spesso, purtroppo, si vengono a creare una serie di malintesi solo perché non si ha avuto il coraggio di esprimere chiaramente il nostro punto di vista, una nostra paura o una nostra richiesta ai nonni. Non dobbiamo avere paura di dire qualcosa di sbagliato, perché spesso mamme e nonne pensano la stessa cosa, ma non parlando e facendo solo ipotesi (magari elucubrazioni mentali infinite) si rischia di sbagliare e creare inutili e spiacevoli situazioni molto più complicate da risolvere.
Diamo fiducia ai nostri figli, perché loro sono esseri indipendenti da noi, hanno il dovere di sbagliare, gli errori servono a formare la loro persona.
Le preferenze sono inevitabili sia per i genitori che per i nonni, ma anche per i nipoti stessi. L’importante è ricordarsi che le differenze sono fondamentali, aiutano a crescere la relazione e la persona, ma la cosa fondamentale è non commettere mai l’errore di fare paragoni. Fortunatamente ogni figlio si può esprimere in modo diverso, per questo noi non possiamo avere un atteggiamento uguale con i nostri figli.
Nel mio piccolo posso dire che ho stabilito una serie di regole da rispettare, ma ognuno dei miei figli ha un carattere ben definito e per questo ogni regola viene fatta rispettare secondo la loro personalità. Anche se ci sono regole oggettive che vanno rispettate sopra ad ogni questione caratteriale. Come ad esempio: andare a dormire alle 20.30, si mangia tutti la stessa cosa perché la mamma non cucina mille pietanze, ci si lava i denti prima di andare a scuola, non si guarda la tv alla mattina, si legge un libro prima di dormire. Mentre ci sono regole che tendo a personalizzare in base al carattere di uno o dell’altro figlio.
Può sembrare strano, ma è giusto che un nonno esprima la sua preferenza nei confronti dei nipoti perché anche il nipote ha le sue preferenze di nonni! Certo, bisogna stare attenti e mantenere sempre gli equilibri, cercando di non penalizzare mai un bambino a discapito dell’altro.
In conclusione, sono state due ore di confronto importanti, costruttive e liberatorie.
Questo incontro ha ribadito la mia idea che la figura del nonno è una figura fondamentale nella vita e nell’educazione dei nostri figli. Una figura attiva, che deve essere presente e partecipe nella vita di ogni nipote.
Per questo è importante cercare di costruire un rapporto trasparente, complice, unito, aperto al dialogo perché la collaborazione della figure dei genitori e dei nonni può portare a risultati incredibili.
Mi rimangono due domande:
– domanda per le mamme: perché privare un nonno della gioia dell’essere nonno?
– domanda per i nonni: perché privarsi della gioia di essere nonno?
E voi, che rapporto avete con i nonni dei vostri figli?
Sempre Mamma says
Che tasto dolente….
Mia madre è stata una nonna severa,poco presente, da poche smancerie, ma una brava nonna, in compagnia di mio papà portava i nipoti a fare belle passeggiate quando una volta ll’anno erano in vacanza a casa sua. Purtroppo Miciomao non l’ha conosciuta, o meglio, l’ha conosciuta solo attraverso i miei racconti. Mio papà è ammalato, quindi fa il nonno come riesce e gli viene bene. La malattia non ti permette di fare ciò che vorresti con i nipoti.
Anche mio suocero è ammalato, ma nei suoi limiti è sempre stato un bravo nonno. Mia suocera è sempre stata una nonna presente, ora meno. ha delle idee tutte sue e a volte mi ha messo in difficoltà, non facendomi sentire appropriata, ma questo l’ho capito tardi. vabbè, non approfondiamo
drusilla says
Cara Moky, il fatto è che i nonni sono persone con i loro caratteri e per questo vanno accettati per quello che sono.
A volte capita che dietro ad un cuore di ferro si nasconda un nonno dolce e tenero, pieno di attenzioni e smancerie per il nipote. Ma non sempre è così!
iori stefania says
Questo incontro…. ad Artebimba è stato molto interessante , mi è piaciuto ascoltare, parlare e cambiare anche idea (su alcuni argomenti ) Grazie Billa
drusilla says
Grazie a te Nonna, che mi accompagni e segui in tutte le mie iniziative!
Mamma avvocato says
il mio rapporto con mia madre e’ molto migliorato, dopo la maternità, perché è certamente più complice e meno conflittuale, pur rimanendo noi molto diverse.
Quello con mio padre e’ forse peggiorato, perché ora, da madre, capisco ancora meno certo sue scelte.
Con mio suocero, con cui non c’era praticamente rapporto, or c’è un dialogo, anche se solo rapportato a aspetti organizzativi o relativi al nano.
Con mia suocera e’ sempre un disastro: trasparenza e dialogo non sono parole che fanno per lei, ne’ per mio suocero. In pratica è come parlare a un muro: fingono di ascoltare e poi continuano a fare quello che vogliono come se non avessi parlato.
Io, però, sono diventata molto più tollerante, perché apprezzo l’amore che hanno per mio figlio, anche se lo manifestato a modo loro, e perché non voglio privare, per ragioni di noi adulti, mio figlio dalla possibilità di arricchirsi grazie al contatto frequente con i suoi nonni.
per quanti difetti abbiano, gli voglio un mondo di bene!!
drusilla says
Il rapporto con i nonni dipende molto dal loro carattere, dalla loro volontà di fare o no il nonno, da quello che per loro è importante.
Credo sia importante per un nipote poter trascorrere del tempo con i propri nonni, acquisire nozioni sconosciute, immagazzinare ricordi ed emozioni che serviranno in futuro. Purtroppo questo è quello che noi genitori pensiamo e magari non è la priorità di un nonno. O magari lo è ma è difficile dimostrarlo! Insomma, sono tante le variante da prendere in considerazione.
Devo dire che partecipare a questo incontro è stato veramente stimolante e costruttivo, un po’ come una seduta dallo psicologo!
Mamma avvocato says
Intendevo dire: loro gli vogliono sempre un mondo di bene!
Io, ai miei suoceri, non proprio!
Mamma in Oriente says
I miei figli sono molto fortunati perché i nonni li adorano , oserei dire spesso pure troppo! Appena diventata mamma ho faticato ad accettare la troppa partecipazione di mia suocera , mentre ho adorato la discrezione di mia madre: sempre pronta ad aiutare, ma sempre un passo dietro a me. Ora che il grande è cresciuto, ma è rimasto molto impegnativo, riesco a vivermela meglio ed affidarlo di più nelle mani dei miei suoceri. All’inizio mi infastidiva che fossero completamente nelle mani del bambino, ora chiudo un occhio anche se so che al ritorno a casa faticherò un po’ a farlo rientrare nei ranghi di bambino non onnipotente! Quello che invece fatico ad accettare è che è chiara la loro predilezione per il primo perché ho paura che il secondo ne soffra. Ma anche questa preoccupazione sta passando perché il piccolo è sempre più simpatico ed accattivante quindi so che quest’estate che sarà un anno che non lo vedono e lo troveranno quindi molto cambiato, saprà conquistarseli! Ho scritto “un anno” e mi sono sentita quasi male….è giusto privarli l’uno dell’altro per così tanto tempo? So che capisci questi miei pensieri…
drusilla says
Cara Mamma in Oriente, i tuoi pensieri li capisco e li condivido. Io mi sto godendo questo anno di passaggio proprio perché non so come sarà poi dal prossimo anno. Forse anche noi staremo lontano per un intero anno, forse solo per 6 mesi, chi lo sa…..
Graziella says
Dico la mia, l’argomento mi riguarda da vicino, sono una mamma e una nonna. Io a volte penso che il malinteso di fondo da parte dei figli è dimenticare che i nonni sono prima di tutto genitori e allo stesso tempo persone come i figli, stesso identico modo. Cosa vuol dire persone? Vuol dire uomini e donne con sentimenti, vita di relazione, dubbi, gioie, voglia di vivere e non sentirsi “accantonati” o peggio ancora “etichettati” Ovvero, non è perchè sei diventato nonno o nonna che ti sei trasformata nella vecchina sdentata delle favole, sei spesso una donna o un uomo con la voglia di vivere dei tuoi figli, che però prima ti vedevano “solo” come madre e padre e oggi “solo” come nonna o nonno, ma tu sei una donna o un uomo. Altro malinteso da parte dei nonni è vedere le proprie figlie o figli come eterni bambini o adolescenti che non saranno in grado di crescere i bimbi, ma anche i nostri genitori hanno commesso lo stesso errore e noi ci siamo arrabbiati al tempo, affermando che era tempo per noi di fare e che il loro tempo era passato. Entrambi sono in errore, di più i nonni, perchè la loro età dovrebbe essere accompagnata alla maturità e all’esperienza. Una cosa che ha spaventato me quando è nato il mio adoratissimo Davide è stata che mia figlia non avesse più bisogno di me, non come figlia … e quando ci ripenso mi torna quel dolore, anche se poi i fatti hanno dimostrato che sbagliavo, la mia vera paura era quella di non essere più mamma, invece no. Io sono una nonna anarchica, mia figlia mi rimette a posto sgridandomi e poi ridiamo molto, però spesso le vedo grandi paure non reali, ma che comprendo, la prima volta che il mio primo figlio ha rigurgitato in modo abbondante sono corsa all’ospedale … oppure la vedo severa con Davide e invece io non lo vorrei mai vedere piangere, ma ha ragione lei, non può crescere selvaggio … A volte il conflitto è con le suocere, perchè alle mamme puoi dire quello che pensi, anche cose un pò dure e la mamma generalmente non si offende o comunque ti perdona in fretta, se hai uno scontro con la suocera ne offendi due di persone, la suocera e tuo marito. Non è facile. Eppure basterebbe così poco, pensare unicamente al benessere dei bimbi e tutto andrebbe a posto. Insomma, alla fine non ho (giustamente) consigli da dare, divertitevi, provate amore e pazienza e pensate che anche le nonne (o nonni) hanno un’anima (questa è una battuta da film ma volevo scriverla) E basta così, tanto fra 30 anni quando toccherà a voi questi discorsi saranno identici e immutati, come diceva mia nonna: la ruota gira!
Graziella says
Ho scritto un papiro in un italiano … sgrammaticato, perdonatemi. Ma le nonne si rimbambiscono! 🙂
drusilla says
Il tuo papiro in un italiano sgrammaticato è meraviglioso!
Hai ragione, spesso ci dimentichiamo che siamo semplicemente esseri umani e non solo genitori, nonni, figli, etc.
Grazie di cuore per i tuoi commenti costruttivi!
Mamma Piky says
Con mia madre le cose più che migliorate, sono cambiate. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto ma da quando sono mamma, si è evoluto e spostato più su un piano di parità. Ora la capisco molto di più e la considero una miniera a cui attingere per consigli e confronti. Lei è una nonna molto presente e lo devo a lei se ancora oggi riesco a continuare a lavorare senza tanti sensi di colpa, so di lasciarli in buone mani, nelle mani per lo meno di chi li ama come li amo io. Inevitabile che ci siano dei compromessi, lei rispetta le linee guida di noi genitori ma rimane pur sempre una nonna e qualche volta “sfora”.
drusilla says
Hai praticamente riassunto il rapporto tra me e mia madre!
I bambini l’adorano, durante questo anno di passaggio in Italia viene spesso a dormire da noi perché è bello trascorrere tempo con lei, perché così possiamo godercela, perché non rimane sola a casa, perché io torno ad essere figlia e lei può fare la nonna e la mamma insieme. Meraviglioso!
mammaalcubo says
Io sono davvero fortunata ad avere dei nonni presenti, vicini, con cui abbiamo un legame speciale: mia mamma ha un cuore sconfinato, mio papà sta più sulle sue ma vuole un bene immenso ai miei bambini, i miei suoceri sono persone splendide che mi hanno aiutata moltissimo i primi anni e con cui ho un ottimo rapporto.
Magari non sempre sei sulla stessa lunghezza d’onda, o a volte ti piacerebbe un aiuto in più, ma non puoi pensare di essere sempre al centro della loro vita e devi prendere quello che loro riescono a donare.
Credo che ogni nonno sia un dono grandissimo per il nipote, e viceversa, e non ci sono ragioni per privarsi di questo affetto!
drusilla says
Bellissime parole le tue e concordo!
Serena (Cara Malù) says
Il rapporto con mia madre è peggiorato..ed è successo così anche a mia sorella (da quando non le tiene più il figlio vanno più d’accordo). Sono costretta al momento a lasciarle il bambino tutti i giorni ma si capisce che per lei è un patimento e, per carità, posso capirlo, io cerco di ridurre gli impegni di lavoro al minimo e non glielo lascio mai se non per questi motivi. Solo che buona parte di questo stress credo dipenda dal suo stesso comportamento: lo vizia esattamente come ha fatto con mio nipote, tenendolo sempre in braccio, e a soli 8 mesi sono già pianti folli e lamenti quando lei appare e non lo prende immediatamente. Non si riesce a stare tutti insieme in pace, soprattutto quando ci sono entrambi i nipoti! Sono molto dispiaciuta perché desidero fortemente una tata per non averla sempre in casa (è anche molto ansiosa e questo mi devasta, lo so, è brutto dirlo) e non è bello vedere che per lei stare con i bimbi è diventato un peso (anche se so che li ama molto). Insomma, il vizio va bene se non diventa una causa di impossibilità di stare insieme sereni. Al momento, lo è. Mia suocera abita distante e non può aiutarla, in più si sta riprendendo adesso dalla chemio quindi non si è goduta per niente il nipote. Ad ogni modo, è una donna super ansiosa anche lei quindi..niente, spero giri l’economia per assumere qualcuno 🙂
drusilla says
Il vizio va bene solo se è limitato e non continuativo altrimenti diventa diseducativo e pesante per tutti, come nel vostro caso.
Mi dispiace molto!
Angela says
Anche il rapporto con mia madre è migliorato con la nascita di mia figlia, vuoi perchè lavoro e quindi devo lasciarle per forza la bambina, vuoi perchè vedo che a differenza di come è stata con me, ammetto che è una brava nonna. Non nego che all’inizio ero un pò gelosa del fatto che mia figlia passasse più tempo con lei che con me, ma poi mi sono detta che altrimenti lo avrebbe passato con delle estranee e quindi mi sono rasserenata. Quello che mi duole immensamente, prima della rabbia che mi provoca, è il fatto che il nonno paterno non frequenti mia figlia, sua unica nipote. Premetto che io e il padre di mia figlia siamo separati, anche se lo frequenta regolarmente ed ha con lui un ottimo rapporto. Il nonno paterno vive lontano ed ha una nuova compagna, ma mai una telefonata, mai un interessamento sulla nipote, tanto che alla fine ho imposto al mio ex, che ha anche lui scarsi rapporti con il padre, di non nominarlo più in presenza della bambina. Preferisco che cada l’oblio su questa figura, visto che mia figlia ogni volta che sente nominare il nonno mi chiede il motivo per cui non la chiama mai e non so più che balle inventare.
drusilla says
Dille solo la verita’, probabilmente questo nonno non vuole fare il nonno, non gli interessa, non e’ giusto fargli una colpa, semplicemente si accettano le persone per quelle che sono.
Un abbraccio e grazie per il tuo commento
Elena says
Invece io con il primo figlio la sopportazione ci puo stare con mia mamma che non fa altro che giudicare , di testa sua se non controllata da mia sorella che puo dirle le cose . Io invece testuali parole ” anche se lei mi tratta male io accetto da te no” e fa paragoni con altri bambini e tutto quello che vede fare ai figli delle mie cugine.. cosa che non apprezzo. Con le buone da mesi le chiedo di comunicare , di confrontarci e non fare le cose di nascosto. Ma lei mi risponde sempre cercherò. Mia sorella che sente entrambe le parti dice che non le vado incontro e lei si.. non so piu come comunicare von lei.. le combina e ti ride in faccia … dopo un anno sono al limite mi sembra di badare a una bambina in certi momenti in altri è tranquilla e brava. Davanti al mio ragazzo fa la vittima che non puo fare nulla cosa non vera e non racconta tutto perchè sa che le sue fisse alcune volte lo mette in pericolo. Non mi fido se fa cosi.. ma le opportunitá non le mancano per dimostrarmi di fidarmi. E da parte mi da del carattere di merda e io non rispondo. Davanti al bambino fa battute sconvenienti contro di me e giudica come tengo casa .. le do da stirare e mi dice la sua su tutto che non sa niente solo impressioni.. uno stress . Il punto che aspetto il secondo e non la ritegi idonea ad aiutarmi visto che ti butta a terra.