Quest’anno per la prima volta vedrò da vicino il Ramadan.
Giusto qualche giorno, ma lo vivrò. Da un lato sono curiosa, dall’altro un po’ preoccupata perché dovrò organizzarmi.
Finirà che staremo molto in casa e, viste le temperature, non è neanche una così brutta idea.
Ma cos’è il ramadan?
E’ il nono mese del calendario islamico che, seguendo i cicli della luna, cambia sempre data. Ogni anno il Ramadan inizia 9-10 gg prima dell’anno precedente e dura sempre 29 o 30 giorni a seconda della luna.
Durante il Ramadan, i musulmani che lo praticano, non mangiano, non bevono, non fumano e non hanno rapporti con la moglie/marito dall’alba al tramonto.
E’ un mese in cui il musulmano si purifica e si rinnova ed è anche una scusa per stare più in famiglia.
Durante il Ramadan è vietato, o fortemente sconsigliato, anche ai non musulmani di bere, mangiare o fumare in pubblico. Negli hotel di solito non ci sono problemi, ma è assolutamente vietato farlo in luoghi pubblici (mall, strada, supermercati, etc).
Nella migliore delle ipotesi se vieni colto ad infrangere una regola ti guarderanno malissimo, mentre in diversi casi alcuni sono stati addirittura portati in un commissariato. I ristoranti e i bar restano chiusi fino al tramonto. Anche quello del mio club privato resta chiuso. Anche gli orari del lavoro vengono ridotti, compreso quello degli ospedali e quello delle lezioni in palestra.
I bambini non sono tenuti a rispettare questi divieti almeno fino ai 9 anni.
Nel 2015 dovrebbe essere dal 18 giugno al 18 luglio sempre che la luna non faccia scherzi.
L’inizio ufficiale lo da l’Arabia Saudita.
Quest’anno pertanto vivrò da vicino il mio primo Ramadan. Elisa mi ha portato a scoprire una fiera legata al Ramadan. Una sorta di mercato, un po’ come i nostri di Natale, perché per loro è un avvenimento davvero importante.
Grazie a Elisa, che secondo me nella sua vita passata era cittadina di un paese arabo, visto la sua passione per questa cultura, ho imparato un sacco di cose nuove sul ramadan.
Ho visto un sacco di gente acquistare le lampade. E ho scoperto che sono fondamentali, che accenderle significa che per quel giorno, il digiuno è finito.
Ho scoperto che nei Paesi anglosassoni e nella stessa Italia, osservare il ramadan è ancora più duro che qui. E non solo perché lì sicuramente il mondo non si ferma e non pretende che i ristoranti siano chiusi o che la gente in ufficio non beva o mangi davanti a te. Un problema è che il sole tramonta tardi e sorge presto. A Londra o Dublino il sole tramonta tra le 22 e le 23 e alle 4 è gia risorto.
Qui alle sei del pomeriggio inzia a tramontare e quindi si può interrompere il digiuno.
Il pranzo con cui interrompono il ramadan si chiama Iftar, la cosa che fanno per prima è mangiare qualcosa di dolce e super energetico. Come questo crema a base di datteri.
Oppure i datteri stessi, un paio o la frutta secca che in Kuwait è venduta ovunque in grandi quantità.
Altro acquisto importante, sono le spezie con cui condiscono tutti i lori cibi: pesce, carne, riso.
Ma quello che più mi ha colpito è vedere un intero corridoio di questa fiera dedicata ai piatti, agli utensili, pentole, tutto ciò che è utile, non solo per cucinare, ma anche conservare. Perché loro cercano di fare rifornimento prima e preparano un sacco di cibo con un certo anticipo. Visto che durante il giorno non hanno la forza di cucinare, né possono andare in giro a fare la spesa e, appena cala il sole , l’unica cosa che importa è correre a mangiare.
Pertanto in questi giorni sono tutti presi a fare scorte e scorte di caffè e, in generale di cibo.
Ho scoperto che questo è il periodo dell’anno in cui si vende e si consuma più cibo. Al punto che esistono pure delle diete dedicate al Ramadan. In tanti ingrassano.
Nella fiera ho visto in vendita anche anche utensili davvero belli da comprare per offrire la cena, per adornare la casa.
Perchè appunto sarà un momento in cui si riunisce la famiglia si sta tutti insieme.
In questa fiera c’era di tutto, ovviamente tutto ruotava intorno al cibo, ma era anche il paradiso di piccoli oggetti, magari da portare come regalo, come testimone di questa cultura.
Noi eravamo le sole donne non arabe e oserei dire non in Abaya
E’ stato davvero interessante visitare questa fiera, capire qualcosa di più.
Finora mi ero concentrata solo sulle privazioni, ma non sull’ intera preparazione e sui alcuni riti.
Grazie Elisa, che resta una fonte davvero importante di informazioni.
E, come ormai avrete forse capito, per me sapere, conoscere, capire è fondamentale.
Rachele Racconta says
Uhm… secondo me quelli che vivono nei paesi nordici si adeguano all’orario di alba e tramonto del loro Paese di origine! A mali estremi, estremi rimedi! 😉
mimma says
Si ho saputo che diversi Iman hanno dato questa indicazione, che mi sembra sensata.
Graziella says
Anche qui si adeguano all’alba e tramonto dei loro paesi d’origine, dopo le 18/18.30 mangiano. L’ultimo giorno di Ramadam fanno una festa, infatti molti lavoratori chiedevano un permesso in quella giornata per andare a festeggiare indossando per l’occasione una tunica particolare. Mi ricordo che andavano tutti a Milano, forse perchè li c’era la comunità più grande e la Moschea più grande, almeno credo. Da noi la Quaresima la fanno in pochi e certo nessuno fa un sacrificio così grande, al massimo il digiuno nel venerdi santo. Questione di tradizioni. Le religioni si sa non hanno nulla a che fare con il raziocinio ma esclusivamente con la fede. Mimma dovrai fare le scorte al supermercato e cucinare sempre fino a che torni qui e poi … tutta vita! Ciao ciao.
mimma says
Una ragazza in un gruppo mi ha detto che in Italia loro osservano dalle 2.30 alle 9.00 pm. Davvero impegnativo.
Giu says
Molto interessante conoscere dettagli per me nuovi di questa cultura, grazie. Se posso permettermi: attenzione ai refusi 😉
mimma says
Grazie mille. Rileggo e ci provo!
Silvia Fanio says
Sono sempre interessanti i racconti dove si descrivono usi e costumi di paesi che non conosciamo.
Ogni paese ha una cultura profonda, con radici antiche, mi piacciono i vostri post perché con delicatezza e rispetto insegnate sempre moltissimo!
mimma says
grazie mille. Noi ci proviamo e sopratutto crediamo molto nel rispetto. Un saluto
Mamma avvocato says
come ormai avrai capito, il fatto che anche ai non mussulmani sia fortemente sconsigliato se non addirittura vietato mangiare in pubblico, secondo me non è un grande esempio di tolleranza…a parte questo (fondamentale) aspetto, e’ molto interessante apprendere di più sugli usi e costumi altrui attraverso le tue parole!
Spiegami una cosa, però: è vietato anche bere acqua???perche’ per il cibo, e’ una privazione ancora sopportabile, ma al caldo senza bere acqua…
mimma says
I bambini dai 9 anni iniziano ad osservare e si non si beve l’acqua. Per me la cosa più difficile in assoluto.
Bulut says
Qui in Turchia non succede (almeno nelle grandi citta’) di essere portati in commissariato per aver mangiato o bevuto in pubblico. Nel posto di lavoro, poi, ognuno fa come gli pare. Certo, io non mangio in faccia a coloro che fanno il Ramadan, ma nemmeno loro si sognano di impormelo!
Non ho idea della percentuale di popolazione che lo pratica, ma, di certo, molto meno della meta’, e i ristoranti e i bar sono aperti ovunque a qualsiasi ora. Certo, tengono conto di quando va la gente a mangiare e si regolano di conseguenza.
Il Ramadan non e’ osservato da bambini, anziani, ammalati, donne incinta, e persone che sono in viaggio. (chi e’ in viaggio e’ tenuto a recuperare i giorni di digiuno interrotto entro 15 giorni dalla fine del Ramadan).
Barbara says
Ma questa fiera quando finisce? Io arrivo tra una settimana e mi piacerebbe visitarla… Dove si trova esattamente? : )
mimma says
Barbara mi dispiace è già finita settimana scorsa.
Gilda says
Sono ridotti gli orari degli ospedali? E in caso si urgenza come funziona?
mimma says
C’e il pronto soccorso. Ma le visite mediche di routine altri orari durante il giorno