Qualche giorno fa ho letto l’articolo di Claudio Rossi Marcelli sull’Internazionale, nella rubrica Dear Daddy (che io adoro!), dal titolo “Sempre in attività“, che mi ha fatto riflettere ed ho pensato di proporvelo.
L’argomento sono le attività extra scolastiche per i nostri figli, un tema caldo e molto attuale.
Quali attività extra scolastiche scegliere per i nostri figli?
La realtà di oggi è così satura di attività pomeridiane extra scolastiche da far girare la testa. Ci sono le attività sportive come nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato, danza (quale? classica, funky, hiphop), calcio, basket, tennis, karate, kung fu, judo o altre arti marziali. Poi c’è musica dove devi scegliere uno strumento musicale: chitarra, flauto, pianoforte, violino, batteria. Oppure c’è il canto che si divide in coro o solista. Ma ci sono anche i corsi di cucina. Non dimentichiamo quelli per imparare nuove lingue come inglese, francese, spagnolo o cinese. Equitazione, giardinaggio, laboratori artistici, arte circense, scuola di teatro e chissà cos’altro…
Insomma, una quantità infinita di proposte, talvolta sconosciute, dentro le quali districarsi spesso è complicato e sfidante. La difficoltà non è solo scegliere cosa far fare ai propri figli, ma soprattutto spiegare ai nostri figli di cosa si tratta. Ad esempio, ditemi qual è la differenza tra karate, judo e kung fu e spiegatela a vostro figlio!
Come scegliere le attività extra scolastiche?
Dopo aver più o meno capito qual è l’offerta di attività presenti nella vostra zona non rimane che sceglierne una. Facile! Più o meno…
Chi sceglie realmente questa attività: il genitore o il bambino?
Purtroppo, spesso la scelta viene lasciata nelle mani del genitore e sinceramente credo sia sbagliato. Questo è un errore che ho commesso anch’io, ma con il tempo mi sono resa conto che stavo sbagliando. Ma perché devo essere io a decidere per un’attività che dovrà essere svolta da mio figlio? Ma perché non lasciare a lui questa decisione? Quindi, prima di scegliere occorre spiegare ai nostri figli in che cosa consistono le varie attività, chiedere loro a cosa sono maggiormente interessati, cosa gli piacerebbe fare e lasciarli liberi di scegliere. Al massimo possiamo dargli qualche consiglio tenendo conto delle loro preferenze e attitudini.
“La noia dei bambini è l’anticamera della creatività.”
Questa è una delle frasi che più mi ha fatto riflettere in questo articolo, è così vera!
I miei bambini si svegliano alle 6.15 del mattino, alle 7.15 sono sul bus per andare a scuola. alle 7.50 suona la campanella e le lezioni finiscono alle 14.10. Pensare di catapultarli tutti i pomeriggi in un’attività extrascolastica credo sarebbe una violenza. Per ora hanno scelto di fare tennis, un paio di volte alla settimana.
Presto torneranno da scuola con i compiti, tra un mese vorrei inserire anche l’insegnamento dell’italiano e considerando che a breve inizieranno anche arabo a scuola mi sembra che di cose da fare ne abbiano già molte. Inoltre, spesso al pomeriggio andiamo in piscina ed il loro daddy li porta in giro in bicicletta per il compound un paio di volte alla settimana mentre lui si allena a correre. Queste attività mi sembrano già abbastanza, che ne dite?
Confesso che il mio sogno sarebbe quello di inserire l’insegnamento di uno strumento musicale, ma credo che già lo faranno a scuola, lo scoprirò a breve quando mi consegneranno il programma dettagliato delle lezioni. Tommaso adora ballare e più volte mi ha chiesto se posso iscriverlo ad un corso, ma vedremo cosa posso fare.
Durante le tre settimane di agosto in cui siamo stati soli senza amichetti, nell’attesa dell’inizio dell’anno scolastico, ho osservato come ogni pomeriggio i miei bambini si ingegnavano per intrattenersi. Li ho visti costruire piste in giro per casa: sotto i letti, sopra i divani e le seggiole e persino nel bagno. Tommaso ha costruito, distrutto e ricostruito macchine, case, dinosauri e robot con i lego. Riccardo ha creato una strada di pongo con ponti e gallerie per le sue adorate macchinine; insieme hanno usato chilometri di nastro adesivo per creare case e auto con la carta ed il cartone. Poi gli ho comprato le tempere e così si sono dati all’arte della pittura, colorando ogni foglio e pezzo di carta presente in casa. Insomma, la noia è servita a creare, inventare e intrattenersi. Hanno dovuto usare il loro cervello per riempire il tempo vuoto. A me questa cosa piace moltissimo e sono orgogliosa quando li guardo concentrati e impegnati a creare qualcosa!
Ma ora vorrei sapere come la pensate voi:
– siete più mamme da “evviva la noia” o mamme da mille attività extra scolastiche?
– quante e quali attività extrascolastiche seguono i vostri figli?
– come avete scelto queste attività?
– le attività vengono organizzate a scuola o fuori?
sempremamma says
A me piacerebbe far fare a Miciomao un’attività sportiva, ma vuoi per il luogo in cui abitiamo, dove non c’è molta scelta se non addirittura nulla, vuoi perchè non abbiamo il mezzo con cui portarlo e lì ogni palestra è molto distante, non se ne fa nulla. Mi dispiace per lui, ma come dici tu, nei pomeriggi liberi si ingegna in giochi e attività e facciamo tante belle passeggiate.
drusilla says
Non è facile vivere in una piccola realtà, ma che bello vivere immersi nella natura e poter correre all’aria aperta, facendo lunghe passeggiate.
mammaalcubo says
Il mio grande fa atletica da tre anni un solo pomeriggio alla settimana, il piccolo ancora nulla (vedremo l’anno prossimo cosa scegliere).
Penso che praticare uno sport oltre alla scuola sia importante, ma senza esagerare con la saturazione del tempo. Anche io preferisco che abbiano del tempo “vuoto” da riempire con i giochi che preferiscono o con un giro al parco, in bici, a trovare un amico…
Mi piacerebbe che coltivassero in futuro anche il lato artistico/musicale oltre a quello sportivo, ma un passo alla volta e senza imposizioni!
drusilla says
Che bella l’atletica! Anche a me piacerebbe molto imparassero a suonare uno strumento musicale, ma una cosa per volta.
Elisa says
Ciao cara, penso dipenda da quanto siano interessati e quanto a loro piaccia una particolare attività extra-scolastica..Se la amano, non ne sentono nè il peso nè la fatica…A volte solo una stanchezza fisiologica che noi genitori dobbiamo cogliere ed assecondare 🙂 Mio figlio ama la “noia creativa” ed io pure, ma fortunatamente ha anche trovato uno sport che ama molto. L’adrenalina e la voglia di “farcela” durante le gare, sono un motore molto forte che lo spinge ad allenarsi anche quando è stanco. Dipende solo ed esclusivamente dalla passione che hanno per una determinata attività…Il tutto ovviamente da calibrare in base all’offerta disponibile per ogni bimbo ed alle disponibilità economiche delle famiglie…Purtroppo a volte molti bimbi di talento rinunciano, perchè non hanno chi li appoggi economicamente o non hanno chi possa aiutarli a portare avanti i loro sogni…Dietro ad ogni campione sportivo, grande violinista, strabiliante ballerina, ambizioso e futurista programmatore di PC, c’è una famiglia che ha “investito” e fatto notevoli sacrifici…di tutti i tipi… ma questo è un altro discorso:-)…Per tutto il resto, io credo che, se c’è la passione, nulla pesa! Un abbraccio 🙂
drusilla says
Hai proprio ragione, se c’è la passione nulla pesa!
La cosa che non concepisco è quando i genitori obbligano i figli (e ne ho incontrati diversi!) a seguire delle attività che ai figli non piacciono o per le quali non nutrono alcun interesse.
Anche noi siamo portatori sani di “noia creativa”, ma confesso che mi piace tanto vederli nuotare o giocare a tennis con passione.
Alessia says
Cara Drusilla,
Il tena che tratti è proprio di attualità…
Per me, che faccio la scuola a casa per ibmiei figli, è quasi “obbligatorio” iscriverli ad attività esterne.
Perché stiano con altri adulti e altri bambini (anche se x questo basterebbero gli amichetti) e abbiano un contesto esterno che li “inquadri”.
Attività che rispettino le inclinazioni di ciascuno ma che li stimolino anche a ” superarsi” anche se non ne hanno voglia, attività accessibili come orario luogo e prezzo…
Insomma alla fine tutti a nuoto 2 volteca settimana e i più grandi al conservatorio di musica (la piu grande anche gli scout)…vedremo!
Insomma ognuno le sue esigenze… Vi consiglio il libro “it’s your kid, not a gerbil”…
Buon anno scolastico a tutti!
mamma avvocato says
Da quel che dici, mi sembra che i tuoi figli di attività ne facciano molte, anche grazie alla scuola!
Io quest’anno ho optato per il corso di nuoto, 45 minuti il sabato mattina, fino a Natale. Poi da gennaio come lo scorso anno, pensavamo al corso di sci di fondo, la domenica mattina. Così nuoto e fondo si alternano e non dovrebbe stancarsi troppo. A ciò si aggiunge la solita serata in palestra di arrampicata con mamma e papà e amichetti a turno (niente corso, e’ troppo presto, gioca, salta, arrampica liberamente). Im settimana ho pensato sia meglio nulla, soprattutto ora che deve riprendere il ritmo con la scuola. Dopo Natale, ci sarà l’inizio di un corso di gioco- atletica e, siccome lui è sempre in movimento e gli piace correre, la mia intenzione era di portarlo alla prima lezione a provare, poi vedremo. Sarebbe comunque solo un’ora a settimana. per musica o altro, ci penseremo ai 5/6 anni, sono d’accordo sul fatto che gli serva anche giocare liberamente, andare al parco, fare un giro in bici o stare un po’ con nonni e cuginetti!!!
drusilla says
Quante belle cose che fai fare a tuo figlio!!!
Tommaso avrebbe età giusta per musica ma per ora non voglio aggiungere troppe cose anche perché a livello logistico non saprei come fare a fargli seguire lezioni dopo la scuola.