Carissimi amici abbiamo deciso di salutare il 2015 con un breve sguardo al passato, anche se noi siamo due persone che non si girano mai indietro.
Di cose ne sono successe tante nel nostro 2015.
Voi ci avete seguito passo passo, avete fatto il tifo per noi, gioito delle nostre piccole vittorie, confortato nei momenti più difficili e condiviso alcuni nostri pensieri.
Vi siamo grati per tutta questa attenzione. Ci date una forza inimmaginabile e tanta voglia di andare avanti. Abbiamo pensato di condividere con voi questo sguardo a questo anno che sta per giungere al termine.
Pertanto vi riepiloghiamo i post, i racconti dell’anno che vi sono piaciuti di più, con l’augurio di avervi sempre così numerosi e presenti nella nostra piccola vita anche nel 2016.
Gennaio
Non è un mese che amavo molto, poi nel 2011 tutto è cambiato. La mia piccola principessa è arrivata proprio a Gennaio. Voi in qualche modo l’avete capito visto che il post che più vi è piaciuto è quello che racconta il suo Frozen Party
“Mi sono svegliata emozionata al mattino. Mi sono avvicinata lenta al suo letto, l’ho guardata tutta rannicchiata di lato, con le manine sotto la testa, la sua posizione preferita. Il cuore ha preso a battermi all’impazzata. Quattro anni. La mia bimba compiva quattro anni.
Quattro anni che il suo sorriso illumina la mia vita, che i suoi occhi grandi mi cambiano la giornata, che i suoi discorsi mi travolgono come i suoi bisogni. E’ cresciuta così in fretta. Le ho fatto le consuete carezze e sussurrato “Buon compleanno amore mio. Grazie per essere arrivata nelle nostre vite!”. Lei si è svegliata contenta. Ha subito esordito “E’ il mio compleanno. Facciamo allora il party??? A casa e a scuola??“.
Febbraio
Il mese degli innamorati e, se sei un espatriato per scelta come lo è Drusilla, il primo espatrio non si scorda mai, come i primi amori.
Vi siete appassionati al racconto del primo paese che ha accolto Drusilla: la Libia.
“Ho vissuto la Libia solo per otto mesi, oggi dico per fortuna perché visto quello che è accaduto pochi mesi dopo la nostra partenza posso solo ringraziare la società di mio marito che ci ha spostato in quel del Kuwait. La Libia è un paese molto diverso dal Kuwait. Anche questo basato sulla religione islamica, ma molto più povero rispetto al Kuwait, molto più vecchio, meno moderno, poco aperto… Ma molto, e dico molto più ricco di storia e cultura.”
Marzo
Riceviamo tante mail di gente che ci chiede informazioni sulla vita a Kuwait City. Molti hanno magari avuto un’offerta e sono interessati a dove andare a vivere, il costo della vita e una domanda ricorrente : ma come mi vesto a Kuwait ?
Evidentemente è un tema che vi incuriosisce molto, visto che a marzo è stato questo il post più letto.
“Io dico sempre che a Kuwait ho un po’ smarrito il piacere di vestirmi o forse dovrei dire che ho acquisito la libertà di preoccuparmene meno.
Io ero la donna degli abitini frou frou e le scarpe col tacco. Ma vivendo in un paese senza marciapiedi, dove è meglio essere coperta piuttosto che scoperte, costretta a pestare sabbia e dovendo gestire una bambina, il mio stile ha dovuto assolutamente subire un mutamento drastico.”
Aprile
Il 2015 per Drusilla è stato l’anno dell’attesa. Quella verso un nuovo espatrio, il più difficile. L’attesa di un marito, del compagno e di un padre lontano per lavoro. E’ stato inevitabile per tutti fare il tifo per loro quattro, per Drusilla, per i due angioletti biondi e per lui il papà che rivedeva ogni tre mesi i suoi cari.
Non a caso ad aprile il racconto che più vi ha emozionato è stato Di partenze ed emozioni vissute.
“Lui è arrivato quindici giorni fa e si è trovato davanti due bambini diversi. Mentre lo accompagnavo in aeroporto mi ha detto: “quanto sono cresciuti i nostri tati. Sono diventati così grandi e responsabili. Brava e grazie!“.
Maggio
Probabilmente il tratto che ci contraddistingue è che siamo brave a ridere di noi stesse, di quello che ci capita, dei limiti che incontriamo e delle nostre debolezze. Per questo vi siete divertiti con il post lezione di lingua araba
“L’arabo insieme al cinese è una delle lingue più difficili al mondo. Se vivrete a Kuwait o nel paesi del golfo non sarà necessario impararlo, perché tutti parlano inglese. Però ci sono alcune parole fondamentali che TUTTI devono conoscere. Perché anche quelli che parlano inglese le usano come intercalari e perché spesso queste parole spiegano una filosofia di vita che vi aiuterà a integrarvi, a entrare in sintonia con il nuovo mondo. Inoltre, gli arabi sono un po’ come noi, usano molto la mimica facciale, muovono le mani. Alzano la voce. Ecco perché mi sono offerta di farvi da modella.”
Giugno
La cultura araba genera sentimenti contrastanti. Da un lato incuriosisce tanto e appassiona, dall’altro fa paura e crea discussione. In ogni caso è difficile rimanere indifferenti o non lasciarsi incuriosire da alcune tradizioni come il ramadan .
“Quest’anno per la prima volta vedrò da vicino il Ramadan.
Giusto qualche giorno, ma lo vivrò. Da un lato sono curiosa, dall’altro un po’ preoccupata perché dovrò organizzarmi. Finirà che staremo molto in casa e, viste le temperature, non è neanche una così brutta idea.”
Luglio
Questo anno di permanenza in Italia ha permesso a Drusilla di riannodare le file di legami antichi, di scoprire che nonostante il tempo, la distanza e il silenzio lei ha dei veri amici.
“Sabato 27 giugno è stata una serata meravigliosa, ad alto tasso emozionale oltre che alcolico. Una serata indimenticabile, come il legame che mi unisce ad ognuno di voi, cari amici. Una serata che mi ha regalato la carica giusta per affrontare la mia prossima destinazione.
E’ stato difficile abbracciarvi uno ad uno e salutarvi, chiudere la porta alle vostre spalle sapendo che dovranno passare almeno otto mesi prima di rivedervi. Non sono riuscita a dire “ciao, ci vediamo a Pasqua del prossimo anno”, ho voluto salutarvi con un semplice e banale “ciao”, pronunciato a voce bassa con il groppo in gola e un sorriso teso. E’ stato emozionante e commovente leggere i vostri bigliettini di saluti, aprire i regali che mi avete portato e sapere che ad agosto partirò per questa nuova e sfidante avventura.
Agosto
Il momento tanto atteso è arrivato, Drusilla raggiunge la sua nuova destinazione: il Nuovo deserto. Un racconto molto intenso.
“I bambini sono incantati davanti al finestrino che finalmente si è liberato delle noiose nuvole bianche: “mamma guarda, c’è la città con il deserto!”.
Il nuovo deserto si trova sotto i nostri piedi, dall’alto assomiglia molto a quello vecchio. A darci il benvenuto è una leggera tempesta di sabbia che fa sobbalzare più volte l’aereo e mi riporta immediatamente indietro nel tempo.
L’atterraggio è perfetto, senza troppi scossoni. I bambini sono emozionati, non riescono più a contenere l’eccitazione e saltano dalla gioia. Il daddy mi prende la mano e mi chiede se sono ansiosa e pronta per la nuova avventura che ci aspetta, gli sorrido e rispondo: “si tesoro, sono pronta e soprattutto felice perché finalmente siamo insieme e ricomincia la mia vita da expat!”.
Settembre
Confesso che non è stato semplice per me scrivere questo post che vi è piaciuto così tanto. Elogio al figlio unico è un mio piccolo sfogo, avevo solo voglia di smuovere le acque e farvi vedere la cosa in un ottica diversa, la mia. Vi ringrazio per aver capito tutto ciò.
“Oggi vorrei soffermarmi su alcuni aspetti che riguardano i figli unici, alcune qualità che ho notato e soprattutto alcune potenzialità che hanno. E provare a sfatare alcuni miti “negativi” che circolano sui figli unici.
Purtroppo, troppo spesso si tende ad associare spiacevoli aggettivi ai figli unici, come ad esempio viziato, prepotente, capriccioso, ma troppo poco ho sentito parole carine e di elogio nei loro confronti.”
Ottobre
Sulla vita nel nuovo deserto ci sono tante idee. Tutti sono convinti che la cosa peggiore sia indossare un abaya, quella veste nera che non piace a nessuno. In realtà, per Drusilla, è la mancanza della possibilità di guidare, di avere una propria auto ad essere la difficoltà maggiore. Credo che il suo post sul bus vi abbia colpito così tanto proprio per questo.
“La mia giornata si svolge in funzione di un bus, qualsiasi cosa io voglia fare non la posso fare in autonomia ma devo prima consultare la tabella mensile degli orari del bus, ogni mese cambia, ogni settimana porta in mall diversi, ma ogni volta che decidi di uscire la mattina devi sapere che potrai tornare solo dopo le 12.
Mi manca la libertà di poter prendere la mia auto e andare dove voglio, quando voglio e come voglio.
E’ vero, potrei prendere un taxi, ma un tassista affidabile costa parecchi soldi e quindi lo chiamo solo in casi eccezionali. Insomma, questa è la mia vita scandita dagli orari di un bus”
Novembre
Quanto avete riso e quanto vi siete ritrovati nel mio racconto sul primo sleep over di Giada.
E’ stato un bel traguardo, una nuova frontiera superata, bè più o meno.
“Ho preparato la borsa con il cambio: un pigiama, biancheria, spazzolino, il suo pupazzo preferito e via. PRONTE.
Loro saltellavano, anzi come dice mia figlia facevano “skipping”. L’ho lasciata a casa e me ne sono andata.
Confesso che ero completamente serena.
Il giorno prima le mie amiche erano tutte a chiedermi maliziose “cosa farete tu e tuo marito”?? Uscita speciale? Oppure cena a casa con “festino” dopo cena??
Ebbene cari amici, nulla di tutto ciò. Mio marito aveva una cena di lavoro, io una visita medica e quando ci siamo visti eravamo stanchi morti.
Abbiamo chiacchierato, visto un film e poi ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti a gran voce “non ci piacciono questi sleep over”. Si in contemporanea.“
Dicembre
Ormai sono sono cinque mesi che Drusilla è tornata la regina della sua famiglia, ossia l’unica donna. E questi ultime mesi l’hanno portata a fare delle considerazioni sull’avere figli maschi.
“Ciò che pensavo fino a sette anni fa era esattamente il contrario.
Il mio era un mondo composta da una sorella con la quale ho sempre avuto un rapporto meraviglioso e unico, una mamma incredibile, una nonna fantastica e delle zie meravigliose. Insomma, il mio mondo era fatto solo da donne, per questo mi immaginavo di diventare madre di due bellissime bambine, avevo già scelto i loro nomi, già me le immaginavo, un po’ dolci ma tanto birichine, ero pronta ad essere madre di figlie femmine.
E poi…baaam: “signora, è maschio! Ha il pisellino, è bello grande e si vede bene, non ci sono dubbi.” Per un attimo smetto di respirare, guardo mio marito e gli dico: “tesoro, ora che facciamo?!”. Niente, io non ero preparata ad avere un pisellino per casa, perché i maschi non me li aspettavo. E proprio per questo ne ho avuti due, perché uno era troppo poco.”
Ancora una volta vi ringraziamo per il vostro affetto, la vostra presenza.
E vi auguriamo un ricco e soddisfacente 2016 di trovare sempre motivi per sorridere, di trovare la forza di superare tutti i “no” i “limiti” le “montagne” che inevitabilmente la vita ci offre .
E continiuamo a credere ai nostri sogni. Sempre.
Un abbraccio dalle mamme nel deserto
Mimma e Drusilla
iori stefania says
Sempre bello leggere le vostre avventure Un abbraccio a voi e un FELICE e PROSPEROSO 2016
Annamaria says
Io vi conosco solo da qualche mese, perciò è stato un piacere ripercorrere tutto un anno! Buon anno a voi!
drusilla says
Grazie di cuore e ancora Buon anno!!!!
Graziella Pezzetta says
BUON ANNO MAMME!!!
drusilla says
Grazie e buon anno a TE!!!!
Alessia says
Bravissime e sempre emozionanti!
Augurissimi!!!!
drusilla says
Grazie tesoro! Un abbraccio
virginiamanda says
Tanti auguri per un bel 2016! Abbracci a tutte e due!
mimma says
Grazie mille Virgiania…auguri a te