“Bravo!”
“Come sei intelligente!”
“Sei stato bravissimo!”
Questi non sono modi di dire che mi appartengono, da sempre ho cercato di girare alla larga da queste lodi che trovo inutili e insensate. Fin da quando sono piccoli i miei figli, ho preferito utilizzare parole come “ottimo lavoro”, “ti sei impegnato molto”, “ben fatto!”. In questo mi ha aiutato molto la scuola inglese.
Oggi pero’ ho bisogno del vostro aiuto!
Io non sono una mamma che si spreca in lodi ed eccessive gratificazioni, sono piuttosto “fredda”, razionale ed esigente, mi rendo conto pero’ che forse sbaglio e dovrei imparare a lodare un pochettino di piu’ i miei figli quando se lo meritano.
Esistono correnti di pensiero che sostengono l’importanza delle lodi ai figli, in quanto pare che queste servano ad incoraggiarli. Altre che dicono che le troppe lodi sono controproducenti, distruggono l’autostima e servono solo a crescere figli viziati. Insomma, come sempre la verita’ sta nel mezzo, ma quello che mi chiedo e’:
lodare i figli e’ un bene o un male?
E poi, in che misura? Per che cosa dobbiamo lodarli? Esiste un numero massimo o minimo di lodi giornaliere? Come deve avvenire la lode?
Leggendo qui e la’ sul web ho raccolto un po’ le idee ed ho tratto alcune conclusioni:
- No alle troppe lodi. Non esagerare con le lodi, poiche’ il bambino potrebbe fare le cose solo per ottenere un riconoscimento esterno piuttosto che per una soddisfazione personale.
Le lodi eccessive, date senza motivo non stimolano il bambino che capira’ da solo che queste lodi non sono sincere e quindi arrivera’ a non fidarsi piu’ di noi. - Lodare gli sforzi, non solo i talenti. E’ importante non lodare i bambini per le loro capacita’ naturali, ovvero per quelle cose che gli vengono facilmente e per le quali sono portati. In questo caso il bambino sara’ portato a pensare che non serve sforzarsi troppo per ottenere un buon risultato e non gli interessera’ mettersi alla prova. E’ fondamentale lodare i nostri figli per lo sforzo che impiegano nel raggiungere un determinato risultato.
- La lode deve servire a motivare un bambino. Quindi e’ importante lodare per il risultato raggiunto in questo momento e non per quello che dovra’ essere in futuro. Non creare ulteriore stress o pressione quando decidiamo di lodare i nostri figli.
- Critiche costruttive. Quando vogliamo avanzare una critica a nostro figlio meglio farla in maniera costruttiva cosi’ da non abbattere la voglia di fare di nostro figlio ma stimolarlo a fare meglio.
- Sbagliare e’ umano. E’ importante aiutare i nostri figli a gestire anche gli insuccessi in quanto e’ normale e umano commettere errori: anche i piu’ bravi sbagliano. Talvolta e’ proprio grazie agli insuccessi e sbagli che si impara!
Ora voglio sapere da voi cosa ne pensate: lodare i figli e’ un bene o un male?
Voi siete genitori avari o abbondate con le lodi?
Drusilla
Graziella Pezzetta says
Mettiamola così: se sei pronta a sgridare tuo figlio per le sue mancanze, devi essere pronta a lodare tuo figlio per i suoi successi. Ricevere gratificazioni aumenta l’autostima di chiunque, in primis di un bambino che si sta ancora formando. Ci sono tante scuole di pensiero e tutte vorrebbero essere la migliore, personalmente ritengo che non esista una formula perfetta, non esiste il genitore perfetto, però se “In medio stat virtus” un genitore che ama i propri figli ed è consapevole del compito che ha, sa che essere troppo severi è sbagliato tanto quanto essere troppo accondiscendenti, quindi sa che premiare è importantissimo. Un genitore che ci prova a fare il meglio sa che non si può premiare per finta, faccio un esempio: caro figlio sei stato veramente bravo e allora ti regalo un sasso per premiarti … ma nemmeno: figlio divino e unico, sei stato il migliore al mondo e allora ti regalo un grattacielo … I bambini vanno elogiati (anche per piccole cose, ma che per loro sono grandi) vanno coccolati, vanno amati ed educati, ripeteranno le azioni che noi gli insegnamo. Ci penserà la vita a metterli alla prova, a portarli fuori strada, ma se le basi saranno buone le sfide saranno meno gravose. E dopo queste perle di saggezza ti saluto. Un bacione Dru.
drusilla says
Ricevere gratificazioni aumenta sicuramente l’autostima ma io non riesco a lodare per ogni piccolo successo o traguardo raggiunto perche’ talvolta mi sembrano cose che devono fare e che normalmente tutti i bambini devono raggiungere. Pero’ forse sono io ad essere troppo esigente e dovrei concedergli qualche “bravo” in piu’.
Ti dico solo che quando erano piccoli, un anno e mezzo, costrinsi i nonni a non ripetere mille volte la parola bravo ma ad usare parole come “ben fatto, bene, buon lavoro, continua cosi'”, le ho sempre trovate piu’ costruttive di un semplice bravo!
Priscilla says
Mi piace l’articolo ma ancor di più il commento di Graziella, soprattutto la frase iniziale.
Io non lodo “a vanvera”, nel senso che se i miei bambini si stanno facendo i fatti loro non esclamo:”Ma quanto siete bravi!”.
Ma mi piace lodarli quando mi chiedono se sono stati bravi o quando vedo che si sono impegnati per fare qualcosa.
Tipo: mia figlia ha messo a posto spontaneamente i giochi? Non le dico che è stata brava, perché do per scontato che dovrebbe farlo. Però le dico: “Grazie che hai messo a posto. Così adesso abbiamo tempo per fare qualcosa assieme”.
Mia figlia mi fa vedere un disegno: “Mamma, ti piace?” Allora la guardo e rispondo: “Certo, cucciola, sei stata molto brava a fare tutte queste farfalle colorate! Il disegno mi mette tanta allegria”
Spero di aver reso l’idea.
drusilla says
Hai reso perfettamente l’idea, concordo con te, preferisco lodare utilizzando giustificazioni e non a vanvera.
luciano says
Trovo che le lodi siano molto importanti. La parola “bravo” a me è mancata e ne ho accusato gravemente la mancanza.
E non faccio mancare le buone parole a mia figlia. “brava” e “bravissima” quando fa bene i compiti, soprattutto quelli più difficili, ma non ogni 3 minuti.
Al contrario, mai usare gli insulti, che andavano di moda una volta: “asino” se non si sa fare qualcosa “imbranato” se si fa cadere un oggetto, e simili.
L’autostima si costruisce con gli stimoli positivi.
Soprattutto, secondo me, viene naturale capire quando la lode ha un valore e quando non serve.
drusilla says
Gli insulti sono banditi a casa mia!
Confesso pero’ che le parole “bravo” o “bravissimo” le uso solo in casi eccezionali, devono aver ottenuto davvero degli ottimi risultati in ambiti dove non sono portati, preferisco lodare il loro operato e le loro azioni che hanno portato a buoni risultati. “
Mammapiky says
Io al contrario forse lodo troppo, ovvero nella stessa misura sbrontolo se serve e lodo se se lo meritano. Di sicuro potrei regolarmi meglio nell’uno e nell’altro senso però una cosa “buona” la faccio e me la riconosco, io lodo non solo le cose ben fatte ma anche gli errori e gli insuccessi se capisco che ce l’hanno comunque messa tutta.
mamma avvocato says
Io non lodo molto o meglio, tendo a lodare i comportamenti corretti ed educati e gli sforzi espressivi, mentre non lodo quasi mai “lavoretti artistici” o prestazioni sportive, i primi perchè mi sembrano tutti oggettivamente “bruttini” per quanto ammirevoli in rapporto all’età del ricciolino (però, sono sempre disegni di un cinquenne non particolarmente lodato e non riesco ad entusiasmarmi), i secondi perchè preferisco insistere nel lodare “l’impegno” messo, congratulandomi solo se ha fatto del suo meglio, qualunque sia il risultato. La via di mezzo è sempre difficile da definire e probabilmente cambia anche nel tempo, nel senso che possono esserci periodo in cui ha più bisogno di lodi e incoraggiamenti ed altri in cui deve “abbassare un pò la cresta”, non credi?
Comunque i consigli che riporti mi sembrano molto ragionevoli.
drusilla says
Io mi ritrovo molto in quello che hai scritto!
Sempremamma says
Io trovo che dire a qualcuno che ha fatto un buon lavoro. che si è comportato bene, che ha finito di mangiare tutto, quando di solito non lo fa, sia gratificante e invoglia a comportarsi bene.
Proprio stamattina ho detto a Miciomao quanto sia bravo quest’anno a scuola, sta lavorando molto da solo, io sono spesso al lavoro e svolge i compiti e studia in modo autonomo. In pagella ha un sette e poi tutti otto e nove, meritatissimi. Se penso a l’anno scorso, ha fatto passi da gigante, devo riconoscerlo e farglielo sapere cosi continua su questa strada. Inutilmente non lo lodo, a meno che vedo che necessita di incoraggiamento.
drusilla says
Bravo Miciomao!!!!
Silvia Fanio says
Sinceramente io credo che l’effetto Pigmalione abbia un suo perché.
Il bambino si sente apprezzato per le sue qualità, aumenta la sua autostima e diventa un adulto sicuro di sé e delle sue capacità.
È anche vero che bisogna fare attenzione a non “pompare” troppo l’ego dei bambini.
È giusto dire la verità. “Bravo” se sei stato bravo, “non mi piace come ti sei comportato” se ha tenuto un comportamento scorretto.
Le lodi aiutano a crescere, ma come per tutte le cose va usato il giusto mezzo.
Dici che non usi troppe lodi per i tuoi bambini.
A me sembrano felici comunque, perciò vuol dire che avete trovato il vostro equilibrio.
drusilla says
Diciamo che uso poco la parola “bravo”, preferisco usare cose come “ottimo lavoro, ti sei impegnato molto, ottimi risultati” e cose simili…