Marzo e Aprile sono i mesi in cui io metto il turbo.
Sono i mesi in cui i miei impegni si moltiplicano.
Sembro una trottola, corro di là e di qua.
Ma non sono solo io. Tutti quanti intorno a me sono super affaccendati.
Tutto accade in questi mesi e il motivo è uno solo.
Tutti abbiamo ansia di vivere prima che…. il gran caldo arrivi.
E’ la frase che sento dire da tutti.
Andiamo a giocare sulla Corniche “prima che arrivi il gran caldo“.
Andiamo a pranzo, vicino alle fontane, in veranda, nel giardino “prima che arrivi il gran caldo“.
Andiamo in spiaggia “prima che arrivi il gran caldo“.
Si ha proprio un’ansia, una voglia di fare, di vivere.
Senza contare che quest’anno il Ramadan inizierà prestissimo. A meta’ maggio. questo aumenta la mia ansia.
So che oltre al caldo, ci sarà il Ramadan a renderci immobili.
So che il mio lavoro di Pompomlane richiederà un lavoro di programmazione e di recupero di materiali con un mese di anticipo, sapendo già in partenza che già da ora hanno smesso di fare ordini.
Tutto si ferma!
Forse non ci avete mai pensato, ma vivere in paesi dove il caldo è una cosa seria, porta come logica conseguenza che tutto rallenti o comunque la vita si trasferisce al chiuso. Qui le temperature saranno fisse oltre i 40°, in alcuni mesi raggiungono e si stabilizzano sui 50°.
Si inizia a programmare gli eventi al chiuso o a fissare appuntamenti di sera dopo un certo orario.
Non esagero.
Io una volta mi sono sentita morire solo per aver fatto la strada dalla lavanderia a casa.
Trecento metri in cui vedevo la mia casa come avvolta da una nebbiolina, le mie scarpe affondavano nel cemento. Non esagero. Era mezzogiorno. Mi aveva proprio colpito.
Alla fine le elevate temperature ci obbligano a stravolgere le nostre abitudini.
A vivere al chiuso, come quelli che vivono nei paesi dove fa freddo, con la differenza che noi non spaliamo neve!!!
Questo per me farà sempre la differenza!
Nonostante il caldo a volte sia soffocante, nonostante la mia pressione a volte scenda a livelli preoccupanti, preferirò sempre il caldo e i suoi disagi al freddo.
L’unica cosa che amo del freddo è quella aria frizzante, il suo profumo, il cielo blu per fortuna resiste anche a Kuwait, a differenza di Dubai che è sempre grigino, biancastro.
Ma il profumo mi manca.
L’aria profumata mi manca.
Anche se sentirsi un phon in faccia ha il suo perché.
Ma i profumi sono un’altra cosa.
L’aria profumata mi manca più del verde.
E quella luce speciale.
Quando fa davvero caldo la luce è diversa.
E voi cosa patireste di più il gran caldo o il gran freddo?
Ora però devo andare.
Corro in palestra.
Ci vado a piedi, prima che…arrivi il gran caldo!
Fatemi sapere le vostre opinioni.
Mimma
Mammafarandaway says
Nei cinque anni in Costa Azzurra siamo morti di caldo, non oso immaginare come creperei in Kuwait. Il cemento di quella zona non aiutava ovviamente ed essermi ritrovata nella verde Inghilterra per me è stata rinascita. Devo dire che non patiamo il freddo, alla fine non di più di quanto non patissi nella mia Parma, ma patiamo un po’ la lunghezza dell’inverno e del buio presto e delle giornate uggiose. ANche noi rinasciamo in Marzo Aprile, la rinascita del post inverno! 😉 Vado a camminare prima che inizi a piovere! Ah ah! un bacione Mimma
Fabiana xxx
Mammapiky says
Di sicuro preferisco il grande caldo perché con il freddo io mi ammalo spesso, e ci metto un bel pò anche a riprendermi del tutto. Del freddo amo l’aria di montagna di sicuro odio quel freddo appiccicoso e umidiccio che c’è dalle mie parti in inverno. Il freddo della pioggia e del vento per intenderci…ecco quello proprio non lo sopporto
Sempremamma says
Io patisco il freddo, sopporto meglio il caldo, certo non 50°. Il bel tempo ci invoglia ad uscire, a stare all’aperto, a passeggiare. Quando fa freddo l’unica occasione che ci porta all’aria aperta è quando andiamo con lo snowboard!
AP says
Mimma adoro i tuoi post!!! Ho passato tutta la giornata a leggerli! Grazie mille per renderci parte della tua vita in Kuwait, apprezzo tanto!!😁😁