Come stai?
Mi chiede un’infinita’ di volte al giorno mio marito.
Bene. Rispondo io.
Sicura? Ribatte lui.
Certo, sto bene. Davvero! Rispondo io ogni volta.
E se un giorno, per caso, non dovessi sentirmi benissimo non andrei di certo a dirglielo.
Come stai?
Bene. Davvero. Ora sono sincera!
Non voglio tirarmi addosso sfighe inutili, ma da quando ho iniziato la cura posso dire di sentirmi Bene.
Non ho formicolii nuovi e quelli vecchi sembrano essere spariti.
Non ho dolori. In realta’, non ne avevo nemmeno prima.
Ho ricominciato a camminare senza problemi. Certo, non per lunghissimi tratti. Ma almeno ora riesco a camminare per piu’ di mezz’ora di seguito senza problemi.
Faccio attivita’ fisica ogni mattina.
Mangio regolare.
Mi godo i miei bambini e il daddy.
Cerco di stare in mezzo alla gente il piu’ possibile.
Chiacchiero un sacco con tutti, soprattutto in inglese.
Sorrido.
Sono felice.
E sogno le nostre vacanze in Italia.
Domani notte finalmente si parte!
Come stai? Come va?
E’ la domanda che rivolgo agli amici quando li incontro.
Quella domanda che mi fanno i miei vecchi amici con ansia ogni volta che ci riabbracciamo.
E’ una specie di saluto.
Anzi, e’ qualcosa di piu’.
Perche’ dietro a queste due semplici parole con un punto di domanda ci sta tutta la curiosita’, l’affetto e la voglia di sapere come ci si sente.
Qualche giorno fa e’ tornata l’amica spagnola che sta vivendo un momento terribile.
L’ho salutata con un abbraccio.
E poi l’ho guardata negli occhi e le ho chiesto come stava.
Ci siamo sedute davanti ad una tazza di te’ verde e abbiamo iniziato a chiacchierare.
Ho lasciato parlare lei, ne aveva bisogno.
Con delicatezza le ho fatto qualche domanda. Ma non mi interessavano le sue risposte, volevo solo che parlasse per sfogarsi.
Siamo rimaste sedute per due ore a parlare.
Abbiamo scoperto di aver fatto gli stessi studi.
Abbiamo percorso strade simili.
Era felice di questa scoperta anche se la tristezza fatichera’ ad andarsene dal suo volto per molto tempo, purtroppo.
Lei e’ una delle poche persone speciali che mi porto via da questo deserto.
Lei e’ una delle amiche che non voglio lasciare completamente.
Come stai?
Mi sento davvero bene.
Ma confesso di avere un po’ paura.
Tra qualche giorno mi aspetta la risonanza magnetica.
Mi spaventa l’idea di rimanere chiusa nel tubo con il rumore assordante per piu’ di un’ora.
Ma forse, mi fa piu’ paura scoprire cosa sta succedendo dentro di me!
E voi, come state?
Drusilla
Elena says
Io sto bene quando leggo questi tuoi post. Ti vogliamo bene Dru!
Graziella Pezzetta says
Dru io a Pasqua dovrei essere via, quanto ti fermi? riusciamo a vederci per un caffè?
Sempremamma says
Molte persone ti chiedono come stai ma più per cortesia che per reale necessità di saperlo. Quando un “come stai” esce dal cuore fa bene all’anima.
Sono contenta che la cura abbia effetti benefici sul tuo corpo, nel tuo spirito.
Buon viaggio
FACCIO COME MI PARE says
Sei grande. 🙂
Sono contenta che la cura stia andando cosi’ bene.
Stefania Iori says
Scriverti cosa provo” No non ci riesco ” Ti voglio bene
Mammapiky says
Dru ti penso tanto sai e sono sicura che non solo “stai bene” ma che starai sempre meglio!
QUi tutto ok, a parte il solito caos a cui si sono aggiunti dei lavori improvvisi da fare in casa con muratori, idraulici, elettricisti e tanta, tanta polvere…ieri sono salita e scesa dall’auto ben 17 volte, le ho contate….ma sto bene! Un bacio grande
Laura says
Sei proprio una bella persona!
Hai compiuto un gesto meraviglioso nei confronti della tua amica. L’hai ascoltata. E’ raro trovare chi ascolta. Inoltre sul “come stai” sono contenta che tu stia meglio. Avendo letto e avendo vissuto ciò che fisicamente provi, perché lo provo anche io, sappi che devi riempirti di questi (sto bene) perché la SM è infingarda e solo grazie a questi “sto bene” la puoi combattere!
Un abbraccio
Laura