“La vergogna è la sensazione o l’esperienza intensamente dolorosa di credere di essere difettosi e quindi indegni di amore e appartenenza.”.
Brene Brown – I doni dell’imperfezione.
“Mamma io non sono capace di suonare il flauto!”.
Il piccolo di casa scoppia in lacrime e mi abbraccia.
“Io non ci riesco. Ho paura. Non voglio fare la verifica di musica.”.
La scorsa settimana abbiamo affrontato il “dramma del flauto”. E’ cosi’ che ho definito questa paura di suonare il flauto davanti agli altri.
Riccardo è un bambino molto orgoglioso.
Lui non accetta di avere dei limiti.
Non vuole mostrare agli altri, soprattutto i suoi amici e compagni, che non riesce a fare qualcosa.
“La vergogna è tutta questione di paura” scrive Brene Brown.
La paura di Riccardo è di non piacere agli altri semplicemente perché non sa fare una cosa.
Lui teme di non essere accettato dagli altri solo perche’ non e’ in grado di fare qualcosa. Ha paura che mostrando se’ stesso, con le sue difficoltà, non possa far parte di un gruppo.
Certo, è difficile ammettere di avere dei limiti.
Riconoscere le proprie difficoltà non è facile.
Leggendo il libro “I doni dell’imperfezione” di Brene Brown ho trovato molte risposte a questo nostro dramma. La lettura di questo libro mi ha aiutato a trovare un modo per affrontarlo senza perdere la pazienza. Ma soprattutto con la voglia di uscirne vittoriosi.
E’ stato grazie a questo libro che ho scoperto che tutti siamo in grado di sviluppare la “resistenza alla vergogna”. Ovvero la capacità di riconoscerla, attraversarla in modo costruttivo continuando a sentirci meritevoli e autentici.
Quindi, ecco come ho affrontato il “dramma flauto” con Riccardo.
Ci siamo chiusi in camera.
Gli ho spiegato che quella sua paura ha un nome: “vergogna”.
Tutti proviamo vergogna. Nessuno e’ escluso da questo sentimento. Nemmeno la mamma o il papa’.
Gli ho raccontato la mia esperienza. Di quanto mi vergognavo ogni volta che dovevo presentare un lavoro di gruppo, un progetto durante gli anni dell’università. O quanto sia stato difficile affrontare la vergogna delle prime conversazioni in inglese quando eravamo in Kuwait.
Gli ho raccontato che mi sentivo a disagio a parlare davanti agli altri perché non ci credevo fino in fondo. Perché non conoscevo la materia al cento per cento. Perché ero una perfezionista e non ammettevo errori. Ecco perche’ studiavo tanto e mi applicavo. Gli ho anche raccontato di quanto sia stato importante il suo aiuto e quello di suo fratello nell’apprendimento dell’inglese. Insomma, gli ho fatto capire che lui doveva studiare bene il flauto. Doveva assolutamente imparare e sapere bene come suonare le canzoncine date dal maestro. Perche’ solo studiando avrebbe mostrato al maestro cosa sapeva fare.
Finito di parlare gli ho chiesto di leggere le note e mostrarmi come farle sul flauto.
Gli ho detto di iniziare a suonare.
L’ho fatto suonare ininterrottamente per più di un’ora.
Ad ogni suo errore doveva ricominciare da capo.
Quando finalmente ha preso confidenza con il flauto ho chiesto a suo fratello di ascoltarlo mentre suonava. Gli ho fatto un video e l’ho inviato al daddy. L’ho riempito di complimenti perche’ si era impegnato tanto.
Quando abbiamo riaperto la porta della stanza lui aveva un grande sorriso. Era felice ed orgoglioso del suo lavoro.
“Grazie mamma!” Mi ha detto abbracciandomi.
Insomma, siamo riusciti a superare la vergogna per il flauto semplicemente parlandone e affrontandola in modo costruttivo.
Quale sarà la nostra prossima sfida?
P.S. alla fine la maestra di musica non voleva interrogarlo, ma lui ha alzato la mano chiedendo di suonare una delle canzoncine che aveva imparato.
Drusilla
Mamma Avvocato says
BRava! Mi sembra che tu abbia avuto un ottimo approccio e Riccardo tanta tenacia e intelligenza perchè ha capito e si è impegnato di conseguenza.
Mammapiky says
…allora lo so che non c’entra nulla ma lasciami dire una cosa come sfogo: CHE BARBA CON QUESTO FLAUTO!!!! Lo suonano anche Leo da 4 anni e fortunatamente tra due anni possiamo cambiare con il PIANO che lui suona già per conto suo. Il flauto è forse uno dei più difficili strumenti da suonare tra l’altro, se non ti esce bene il fiato, fischia di un acuto che ti entra nelle orecchie….
Sempremamma says
Anche Miciomao va in palla quando si deve esibire di fronte alla classe. Ho dovuto fare un lavoro simile al tuo. Aiutarli a superare vergogna e paura è un bel passo avanti.