Che ci sono alcuni piatti etnici che amo più degli altri.
Che però faccio finta di stare a dieta e allora spesso cammino con gli occhi chiusi e non guardo quello che vendono i negozio vicino casa mia.
Però alla fine non c’è l’ho fatta.
Pure io sono diventata addicted dei falafel. E ho trascinato l’amica che sta male se mangia un piatto di insalata.
Eccoci quindi da Just Falafel. Pare il numero 1 in Kuwait per la preparazione di questa delizia.
Avete capito di cosa sto parlando? Ecco il poster che c’era nel negozio.
Allora il falafel sono una pietanza mediorentale, costituita da polpette fritte e speziate a base di legumi, tra cui i più utilizzati sono le fave, i ceci e i fagioli tritati con cipolla, aglio, cumino, coriandolo. I falafel sostituivano la carne nei giorni del digiuno dei egiziani.
Il menù prevedeva varie opzioni. Ma erano abbastanza simili tutti. La polpetta era uguale, cambiava il condimento e le verdure che lo accompagnavano.
Non vi viene l’acquolina in bocca???
Drusilla ci ha messo due giorni a finirlo. Io 10 minuti di orologio
Ho persino attraversato a piedi la Baghad Street, strada super traffica e pericolosa, con doppia corsia.
Ma io pur di mangiare affronto tutto.
Inoltre per decreto dell’Emiro, questo cibo, come altri simili, ha dei costi irrisori. Neanche due euro. E quello scelto da noi erano tra i più eleborati.
In kuwait l’expat tipico è la c.d. manovalanza, che ha degli stipendi purtroppo molto bassi.
Ho trovato anche la ricetta, che qui vi riporto:
“Le fave, crude e senza buccia, devono essere lasciate in ammollo una notte, dopo di che si tritano finemente e si aggiungono le spezie con poco sale. In alternativa si possono unire anche le uova per rendere l’impasto compatto ed evitare che le polpette si sbriciolino. Le polpettine possono essere impanate a piacere con i semi di sesamo e poi fritte in olio ad alta temperatura. Man mano che cuociono si mettono a scolare su carta paglia e si servono calde con Hummus (crema di ceci, tipica del medioriente). Si mangiano normalmente con hummus, con lo yogurt e/o con verdure (in genere pomodori e cetrioli, sia al naturale che sotto aceto), in un pane arabo soffice e basso , che si arrotola facilmente oppure si apre come una tasca per contenere gli ingredienti.Il grande successo dei falafel è dovuto alla loro economicità e praticità.
In Italia si trovano nelle pizzerie gestite da egiziani, che li mettono anche sopra la piazza. L’ideale è mangiarli appena fatti: freddi o riscaldati perdono la loro fragranza.
Provateli e fatemi sapere.
Mimma
Abaya and Heels says
Io li amo. 🙂
Drusilla Galelli says
Io era la prima volta che li assaggiavo ma sono buonissimi!!!
pinkg says
Li adoro anche io! :-)))
Claudia Pessarelli says
vivendo in un paese multiculturale come gli USA anche qui si trovano i falafel e anche comunemente ( almeno qui a Milwaukee) Io sono sempre curiosa di assaggiare qualcosa di nuovo, per cui un evviva per le cucine “esotiche” che ti fanno viaggiare verso culture diverse!
Ciccola says
Adoro i falafel! Una volta ne ho anche fatto indigestione 🙂
Sabina says
Oddio che bontà! Anch’io li adoro! E fortunatamente qui trovo un preparato super buono che mi permette di farli in 30 minuti netti! Cotti e mangiati ovviamente!
mammapiky says
Non leggerissimi mi sa ma mi e’ venuta fame nonostante l’ora!!!
Shaula says
anche a noi piacciono un sacco! mangiarli e anche farli!
Chiara expat 2.0 says
Ottimo! A Parigi c’è un locale nel Marais dove la fila è lunghissima ma ne vale la pena