E’ un periodo che mi sento come un leone in gabbia.
Vorrei fare un’infinità di cose, ma in realtà mi frena tutto perché non c’è una persona come la mia amica Mimma che mi fa compagnia, mi stimola e condivide con me questi momenti di assoluta “pazzia”.
Avrei voglia di andare là fuori con la mia macchina fotografica e immortalare attimi di vita quotidiana, come quella mattina in cui io e te, amica, andammo a comprare dolcetti ai datteri e poi entrammo nel negozietto a fianco per farci conquistare dalle falafel, oppure quella volta in cui andammo a scoprire la zona delle parrucche.
Vorrei poter prendere in mano la mia jeep per andare a scoprire nuovi luoghi. Un po’ come le nostre colazioni create apposta per fotografare e recensire nuovi locali. Impossibile dimenticare la torta di limone del Magnolia Bakery, il delizioso cappuccino del The One, il granola yogurt con la frutta di Le Pain Quotidien.
Vorrei sentirti dire “excuse me, can I take a picture?”, tu con quella faccia sfrontata senza vergogna che chiedi alla gente se puoi fotografare perché io qui non posso farlo e per me è difficile resistere alla tentazione di portarmi via un ricordo.
Quando mi sento così irrequieta, quando non riesco a trovare il mio posto nel mondo, quando vorrei essere in un altro luogo anziché in quello in cui mi trovo, faccio una cosa: leggo!
Leggere significa viaggiare con la fantasia.
Leggere è vivere altre vite.
Leggere mi aiuta a ritrovare me stessa.
Leggere mi calma e mi permette di vivere più serenamente.
Peccato però che il mio adorato Kindle mi regali la possibilità di scaricare in tutta semplicità e velocità qualsiasi libro, spesso a prezzi super economici.
In questo mio stato agitato sto leggendo, contemporaneamente, quattro libri. Avete capito bene, quattro!!!
Per fortuna domenica sono riuscita a concluderne almeno uno, così posso andare avanti con gli altri.
Le mie letture attuali sono:
– un classico: “Cent’anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez. Un classico che non ho mai letto e che non potevo assolutamente perdermi. Sono più o meno a metà, quindi ne ho ancora un po’ di pagine da leggere…
– un libro da mamma: “Litigare fa bene: insegnare ai propri figli a gestire i conflitti, per crescerli più sicuri e felici” di Daniele Novara. Consigliato da un’amica di fuso per cercare di capire cosa c’è dietro ad un litigio tra fratelli piuttosto che tra coetanei. Sto imparando un sacco di cose e appena lo finisco lo recensisco. Comunque mamme ve lo consiglio!
– un libro in lingua inglese, nella continua speranza di migliorare il mio livello d’inglese: “The fault in our stars” di John Green. Comprato da una settimana, quindi sono proprio all’inizio e vi dirò com’è quando, e se mai, lo finirò.
– Ma ora arriviamo al libro che ho finito proprio domenica: “Delitti al profumo di basilico” di Arturo Zappa.
Da tempo non leggevo libri polizieschi, ma questo mi ha ispirato per il suo titolo, per quel vasetto di basilico sulla copertina e per il fatto che è ambientato in Liguria.
Il protagonista è un ex commissario, Guido Sala, ormai in pensione, appassionato di cucina oltre che di poesia. Vive in un casale in un paesino della costa ligure.
La tranquillità del paesello viene interrotta dal ritrovamento del corpo, nell’orto della Chiesa, del sagrestano Sante Querciaroli, detto Santino. Come si può ben immaginare il commissario non riesce a tenersi alla larga da questo avvenimento ed inizia ad indagare segretamente al caso.
Non voglio aggiungere altro perché è bello scoprire, pagina dopo pagina, assieme ai numerosi protagonisti, il susseguirsi dei fatti.
“…non sempre le persone sono come sembrano, o come la gente le descrive.”
E’ una lettura semplice e rilassante che mi ha fatto rivivere le dinamiche di un piccolo paese, mi ha fatto ritrovare il buonumore, sentire il profumo di basilico e soprattutto riprovare il piacere e la frenesia di sfogliare le pagine di un libro giallo per arrivare a scoprire l’assassino.
“Sono solo parole inutili, così inutili che se le porta via il vento, insieme al profumo del suo bel basilico.”
Voi cosa state leggendo di bello?
Questo post partecipa a venerdì del libro di HomemadeMamma
Mamma avvocato says
Ciao! Mi spiace molto che tu non possa fotografare e da foto maniaca come sono io, capisco che deve essere durissima!!!
la lettura e’ sempre un ottimo rifugio, hai ragione. “Cent’anni di solitudine” e’ uno dei miei libri preferiti, anche per la bravura dell’autore di fare continui salti temporali senza farti perdere mai il filo, splendido!
“Per colpa delle stelle” mi aveva commosso ed emozionato (l’ho anche recensito per un venerdì del libro), colpendomi anche per le riflessioni dei due protagonisti, secondo me molto realistiche, ma non sarei mai in grado di leggerlo in inglese.
Il terzo non lo conosco e quindi aspetto la tua descrizione.
Quanto ai polizieschi, non mi dispiacciono e dal tuo racconto sembra assomigliare un po’ a quelli di Cristina Rava, anche loro ambientati in Liguria, anche loro senza delitti efferati ma con uno sguardo acuto e psicologico sui delitti, anche loro strettamente connessi alla passione per la cucina.
Me lo segno!!
drusilla says
Questo poliziesco è semplice, ma ben scritto. Proverò a dare un’occhiata a questa Cristina Rava.
Gilda says
Qualche amicizia l’ hai fatta Dru?
drusilla says
Per fortuna ho un bellissimo gruppo di donne italiane con le quali ci troviamo ogni giorno. Piano piano sto conoscendo e frequentando un gruppo di signore americane molto divertenti. Non posso assolutamente dire di non avere nuove amicizie, sono fortunata. Ma Mimma è e rimarrà sempre Mimma!!!!
iori stefania says
Devo dire che ne sto leggendo tre contemporaneamente pure io : Mia suocera beve ,di Diego De Silva
Un giorno, di David Nicholls e poi: Io che amo solo te, di Luca Bianchini; i primi due sospesi dato che ho iniziato il terzo e mi piace molto Tutti libri consigliati da voi care Mammeneldeserto Ora devo finirli in fretta perchè visto che ho un debole per i polizieschi mi incuriosisce Delitti al profumo di basilico .Grazie carine
drusilla says
Io che amo solo te di Bianchini è bellissimo!!!!
Poi devi leggere anche questo, tanto tu lo finisci in due sere.
Kly says
Questo me lo segno assolutamente! Primo perché amo i gialli, e se italiani meglio: Come a casa da nessuna parte! E te lo dico da ex-expat!
E poi… di cognome faccio Basilico e quindi il solo titolo mi ha attratta!!
Grazie Dru!!
Buona lettura e…,. buone foto!
Kly