Ti chiedo scusa caro primogenito per tutto il tempo che non ti ho dedicato.
Ti chiedo scusa per tutte quelle volte che ti ho detto “tesoro, non posso venire a giocare con te, tuo fratello ha bisogno di me, lui è piccolo!“.
Ti chiedo scusa per averti fatto crescere troppo in fretta.
Ti chiedo scusa per averti responsabilizzato troppo quando eri soltanto un bambino.
Ti chiedo scusa per non aver ascoltato le tue richieste di coccole e abbracci quando ero troppo impegnata a gestire il tuo fratellino.
Ricordo ancora con sorpresa il giorno in cui tornai dall’ospedale con in braccio il tuo fratellino. Tu eri malato da due giorni, ma eri comunque venuto a trovarmi in ospedale, ero stata io ad insistere di farti portare perché mi mancavi tantissimo. I tuoi occhi erano tristi e un po’ persi senza la tua mamma, il tuo papà era lontano a lavorare, ma per fortuna la nonna e la zia ti avevano coccolato e consolato tutte le notti in cui io non c’ero.
Mi ricordo di aver suonato il campanello e di averti visto saltare di gioia. Ma ricordo di aver visto un bambino diverso. Tre giorni prima eri il mio bambino piccolo, ma poi ho ritrovato un “ometto”, o almeno tu apparivi così ai miei occhi.
Ti ritrovai come un bambino grande, perché tu, ora, eri il primogenito!
Con l’arrivo di tuo fratello sei dovuto crescere in fretta, hai bruciato le tappe, ti sei responsabilizzato velocemente diventando presto indipendente.
Hai imparato presto a svestirti e sceglierti i tuoi vestiti preferiti, mentre Riccardo ancora oggi che ha 5 anni mi chiede aiuto solo per ricevere una coccola.
Hai imparato a giocare presto da solo o a circondarti di tanti amichetti coi quali trascorrere il tuo tempo, mentre tuo fratello può sempre contare sulla tua compagnia.
Hai imparato presto ad addormentarti da solo nella tua cameretta, mentre tuo fratello non riesce ad addormentarsi se non ci sei tu al suo fianco.
Tommaso, mio caro primogenito, ti chiedo scusa per tutto!
E nel frattempo cerco di recuperare tutto il tempo andato.
Cerco di ritagliarmi momenti importanti solo per noi.
Cerco di recuperare tutti gli abbracci e quelle coccole perse.
Cerco di aiutarti ogni volta che me lo chiedi, anche se sei un bambino molto indipendente e preferisci fare tutto da solo.
Abbiamo scelto io e il tuo daddy di donarti un fratellino. Abbiamo sempre voluto due figli e vivendo all’estero avevamo deciso di avere due figli con età ravvicinata in modo da poter condividere e tenervi compagnia in ogni luogo del mondo. Non abbiamo mai pensato alle conseguenze, a ciò che avremmo tolto a te che sei il primogenito.
Ci sono giorni in cui mi chiedo se abbiamo fatto la scelta giusta.
Ma poi mi giro verso di te, ti guardo negli occhi, ti osservo mentre fai i compiti o giochi o mi aiuti con le faccende di casa e vedo un bambino felice, responsabile, indipendente e coccolone. E quindi mi dico che la nostra scelta non è stata poi così sbagliata!
Drusilla
Annamaria says
Io sono figlia unica, mia figlia è figlia unica e ha scelto di avere due figli. Sì, si trascura il primogenito, l’ho visto, ma non per un bene diverso, non perché si ami di più il piccolo. Sono le esigenze che sono diverse e che ti fanno correre da chi ha più bisogno materiale.
Non devi sentirti in colpa. Io ho sempre desiderato avere un fratello, ma non è successo. Mia figlia uguale, e non è stato possibile accontentarla, ed è per questo che ha voluto due figli. Avere un fratello ripaga senz’altro il tuo ometto di quanto gli è mancato. E poi il rovescio della medaglia è che è autonomo, indipendente, e comunque un bambino FELICE. Questo è l’importante.
drusilla says
Sono felicissima di vedere mi figlio indipendente, autonomo e responsabile, solo che ci sono giorni che guardo il piccolo e mi rendo conto che tante cose che ho fatto col piccolo con il grande non sono riuscita a farle perché ero troppo presa dalla gestione del fratellino.
Probabilmente si tratta di paturnie tipiche di noi madri, ma oggi cerco di dedicare qualche spazio in più al grande per recuperare il tempo andato quando era piccolo, anche se vivendo lontano da tutti a volte risulta complicato
iori stefania says
Ciao Drusilla anche tu sei primogenita e spesso visto che lavoravo mi sono fidata e approfittata di te la più grande !!!!Anche tu sei diventata indipendente , autonoma e responsabile troppo in fretta Selene ti chiamava ” La mia seconda mamma” Purtroppo le necessità erano tante ,qualche volta mi sono sentita in colpa pure io ma mi accorgevo che tra voi due c’era e c’è una grande complicità Si sa che ad una mamma per non preoccuparla spesso non si racconta tutto ma ci si confida con la sorella Motivo in più per essere orgogliosa di voi Ma sono consapevole che voi per me ci siete sempre ne ho avuto conferma in molte occasioni Questo vuol dire che non ho sbagliato anche se poco era il tempo che vi dedicavo Ora una a Ryiadh, l’altra a Milano (molto indipendenti tutte due) piuttosto lontane ma sempre unite e sempre partecipe nelle mie difficoltà Vi voglio bene e presto di nuovo noi tre insieme
drusilla says
Sempre unite perché tu ci hai insegnato ad esserlo. La distanza per noi non è un problema, perché il legame che ci unisce è forte!
mammaalcubo says
E’ vero, il primogenito risente un po’ del tempo esclusivo quando nasce il fratellino anche perchè lo vediamo così grande e capace a confronto con il nuovo arrivato…
Però con gli anni le distanze si appianano e in qualche modo si riesce ad equilibrare. Poi si sa, perfette non saremo mai… ma è così sorprendente sentire come ci amano i figli nonostante i nostri sbagli 🙂
drusilla says
Perfette non saremo mai, per fortuna!!!
I sensi di colpa ci sono, però è bellissimo vedere i due fratelli si vogliono bene e si cercano.
Silvia Fanio says
Hai ragione: nasce il piccolo ed improvvisamente il primogenito diventa grande.
Pulcino era nato da qualche ora e Polpetta è venuto a trovarci.
Non lo vedevo dal giorno prima ed improvvisamente è diventato grande, mi sono chiesta “ma come hai fatto a crescere così, come un funghetto?”
E ti sentì in colpa per aver stravolto la sua vita.
Poi vedo Polpetta che bacia Pulcino e lo ama così tanto.
E sento che gli ho fatto un dono, gli ho regalato un fratello che lui ama!
Non gli hai fatto un torto, gli hai donato una possibilità, quella di essere primogenito
drusilla says
Hai ragione, gli ho donato la possibilità di essere il primogenito!
Grazie per il tuo bellissimo commento.
Mammarch says
Concordo sulla magia della crescita del primogenito in quei tre giorni di ospedale!!! Probabilmente è solo il paragone tra un bimbo di 2/3 anni ed un esserino minuscolo che è appena nato.
La mia grande ha sempre avuto un forte istinto materno e così ci rimane male quando la piccola non si vuole fare aiutare.
La piccola è molto indipendente e vuole fare da sé, però un conto è farlo perché si vuole, un conto essere “costretti” perché ormai lo sai fare.
L’importante per la mamma è accettare che anche il Piccolo stia crescendo…io ho dovuto accettare di toglierla dal lettino da campeggio e metterla nel lettino da grandi dopo la terza volta che lo scavalcava, ribaltandolo!!!
Nonostante tutte le questioni ed i tipici sensi di colpa di mamma, avere un fratello o una sorella è davvero un regalo stupendo per entrambi 😉
mammamedico says
pensa che per me all’inizio è stato proprio il contrario. quello che avevo dato per 4 anni al grande non riuscivo a darlo alla piccola e mi sembrava che era a lei che toglievo qualcosa. poi chiaramente le cose sono cambiate e la piccola ha recuperato alla grande.
Sempre Mamma says
Il regalo più bello che mi hai fatto mamma, è stato mio fratello.
Frase detta dal mio primogenito.
È vero loro non hanno un’età ravvicinata, ma in un’età delicata per MrD io ero presissima dal fratellino e dal lavoro.
Noi mamme ci sentiamo sempre in colpa
Mamma Piky says
Io chiedo scusa ad entrambi, a Leo che con la nascita della sorellina non è più stato al primo posto, non perché fosse al secondo ma perché ha condiviso il podio e npn è mai la stessa cosa. Dopo tre anni in cui c’era lui e soltanto lui, con tutte le attenzioni e i tempi, è stata dura fargli capire che dovevamo “ridimensionare” i tempi senza intaccare l’amore.
Chiedo scusa anche a Teresa però, perché in qualità di seconda ha avuto mamma e papà part time, meno pazienti ed anche meno attenti a volte (la stanchezza doppia gioca brutti scherzi), pur crescendo con una marcia in più che è quella di avere un fratello da imitare.
Ora ci siamo assestati ma i sensi di colpa mica passano, per un verso o nell’altro ci sono sempre, soprattutto perché anche se invece di dividere il tempo, provo a fare più cose tutti insieme, essendo loro maschio e femmina, non sempre è possibile.
Razionalizzando mi verrebbe da dire “ma sensi di colpa perché?”…però è nel dna delle mamme provarli.
Mamma avvocato says
Che post commovente e dolce!
Comunque, da seconda di tre figli, posso assicurarti che anche ciascun figlio ha attenzioni e cure diverse: e’ senz’altro vero quello che scrivi sul primogenito ma anche i secondo perdono molto, rispetto ai primi. Non hanno mai attenzioni esclusive dei genitori e dei parenti, ogni loro “prima volta” e’ vissuta con meno intensità perché tutti hanno già visto il primogenito, spesso eredità giochi e vestiti mentre per il primo er tutto scelto per lui, molte decisioni sono prese in funzione di ciò che sembrava adatto al primogenito o è più facile conciliare con il grande ecc. Insomma, ogni “posizione” alla nascita porta con se’ vantaggi e svantaggi!