Quest’anno ho scelto di iscrivere i bambini ad un campo estivo.
Oramai sono grandi e rimanere a casa tutto il giorno da soli è monotono per loro e decisamente impegnativo per me.
A questa età hanno bisogno di stare in compagnia e confrontarsi con altri bambini, mettersi alla prova con attività nuove, conoscere il mondo italiano e ricevere continui stimoli per non annoiarsi mai.
L’offerta qui sul Lago di Garda, come un po’ ovunque in Italia, è vastissima, si va dai grest organizzati dalle parrocchie alle offerte dei vari gruppi sportivi: equitazione, tennis, vela, nuoto.
Noi abbiamo optato per il nuoto.
Abbiamo scelto il BluCamp organizzato dalla piscina di Desenzano del Garda.
Lunedì 27 giugno alle ore 8.30 abbiamo dato il via a questa nuova avventura!
I bambini possono entrare dalle 7.30 alle 9 del mattino.
Finiscono tra le 16 e le 17.
Le attività proposte sono diverse, solitamente le prime ore del mattino vengono impegnate in vasca a nuotare seriamente, dopodiché si fanno giochi. La piscina di Desenzano ha una parte esterna molto bella con campo da beach volley, bar, piscina olimpionica e piscina più piccola, bar, tavoli con ombrelloni.
Il pranzo può essere preparato dal bar su richiesta dei genitori o al sacco, io ho preferito quest’ultima opzione tanto ormai con il lunch box ho confidenza e qui in Italia è decisamente più semplice da organizzare.
Il pomeriggio vanno ancora in vasca, ma per divertirsi e giocare.
I racconti dei miei figli sono piuttosto frammentari e imprecisi, quindi non è facile capire esattamente cosa fanno durante il campo estivo, ma vi confesso che non mi interessa particolarmente perché fin dal primo giorno li ho visti sorridenti, felici e orgogliosi di partecipare a questa nuova esperienza.
Il campo estivo ha durata settimanale, noi abbiamo deciso di iscriverli per un paio di settimane.
Venerdì 8 luglio è stato il loro ultimo giorno di BluCamp alla piscina di Desenzano.
Ci sono alcune considerazioni che vorrei fare, senza creare polemiche, ma si tratta di cose che mi hanno colpita:
– i bambini imitano i loro simili. Ho notato che i miei figli tendevano a copiare ciò che gli altri bambini facevano, volevano le caramelle che colorano la lingua come gli altri, mi hanno chiesto ogni giorno il gelato, pretendevano di comprare qualcosa al bar come gli altri. Credo sia normale, sono bambini!
Io natualmente sono un po’ pedante e non ho mai ceduto alle loro richieste, Riccardo mi ha definito una “mamma cattiva” e la cosa mi ha reso felice.
– I maschi e le femmine qui in Italia (o almeno nel contesto dove si trovavano i miei figli) sono due entità completamente separate. Ho provato a chiedere più volte i nomi delle bambine e loro mi hanno risposto all’unanimità che le bambine non volevano giocare con loro perché erano maschi. Ne sono rimasta scioccata!
– Ho visto bambini mangiare ogni giorno gelati e patatine, anche questa cosa mi ha scioccata! Non sono la mamma super salutista, ma credo che un gelato confezionato o un pacchetto di patatine al giorno sia decisamente troppo, poi ci lamentiamo che in Italia il tasso di obesità infantile è in crescita, e ci credo! Inoltre, comprare un gelato ogni giorno è un costo, se poi i figli sono due tutto raddoppia e questo l’ho spiegato anche ai miei figli che hanno capito senza troppe lamentele.
Io ho permesso solo il gelato solo il venerdì, una volta alla settimana è più che sufficiente.
Queste due settimane di campo estivo sono state bellissime, i bambini si sono divertiti un sacco, hanno conosciuto nuovi bambini e sperimentato una nuova avventura che sicuramente li ha fatti crescere e gli rimarrà per un po’ nel cuore.
Il prossimo anno mi piacerebbe iscriverli ad un grest presso la parrocchia di Padenghe sul Garda, qui dove viviamo noi, vorrei che sperimentassero un altro mondo, quello che si avvicina alla Chiesa.
I vostri figli vanno al campo estivo?
Quale avete scelto?
Drusilla
Chiara expat 2.0 says
Bello il campo estivo in piscina! Qui vicino a Parigi l’offerta per i bambini è quasi tutta di campi estivi comunali svolti presso alcune scuole. La scuola di mio figlio ha una parte dedicata al Centro (per le vacanze e mercoledì pomeriggio) e anche quest’anno lo abbiamo voluto iscrivere alcuni giorni.
A differenza della scuola, dove sono molto rigidi e c’é poco gioco (e mio figlio ha 5 anni), al Centre le attività proposte sono innumerevoli. Ovviamente tutto dipende dal tempo. Nei giorni soleggiati vanno in piscina, a fare dei picnic, escono con le bici, vanno in escursione. Poi giochi, atelier e feste a tema. Purtroppo nel mio Comune l’iscrizione si deve fare con molto anticipo e le giornate le ho prenotate un po’ a caso. So di altre zone dove, pagando un supplemento, puoi iscrivere i bambini la giornata stessa. Ovviamente si affollano in caso di pioggia.
Per il mio biondino è stato molto importante frequentare il centro estivo 2 anni fa, quando siamo arrivati in Francia. In poche settimane era già in grado di farsi capire in francese e a settembre lo scambiavano già per francofono.
Se fossimo tornati in Italia per le vacanze “lunghe” lo avrei iscritto a qualche campo in Italia, per non perdere l’italianità…
drusilla says
Io avevo proprio voglia di vedere i miei bambini coinvolti nell’italianità di un campo estivo. Ne avevano bisogno anche loro e ne sono rimasti entusiasti.
Graziella says
Per i bambini e fino all’adolescenza, essere uguali agli altri è fondamentale. Un gelato al giorno e/o un pacchetto di patatine al giorno non è salutare, ma al gelato si può sostituire il ghiacciolo, che non fa male e fa allegria. Il venerdi è un giorno come un altro, quindi non l’ho mai usato come giorno “premiante” ma ovviamente tu sei abituata al venerdi al posto della domenica. Ogni tanto le trasgressioni sono fondamentali per i bambini. Mi ricordo che a casa non entravano bibite gasate e schifezze varie, ma per il pop corn si potevano fare strappi alle regole, non sempre, raramente, ma si facevano. Caramelle e cioccolata erano un evento raro, però se andavano alle feste o organizzavo io feste per i bimbi, quelli che voi chiamate play date o feste di compleanno, allora c’era tutto e tutto era permesso, perchè i bimbi non vogliono essere diversi. Ma ogni mamma giustamente sceglie quello che ritiene giusto per il proprio figlio. Io li ho sempre mandati ai grest dell’oratorio e ne sono stati felicissimi. Spero che Roberta mandi Davide quando sarà il momento.
drusilla says
Il pop corn è la trasgressione settimanale che mette tanta allegria anche da noi!
Bandite bibite gassate e caramelle, solo la nonna o la zia possono viziare con caramelle…
mammamedico says
mamma “degenere” presente. mio figlio all’oratorio ha mangiato un gelato tutti i giorni. vietate patatine e caramelle varie ma so che gli amici non erano così ligi o forse le mamme meno severe. avevano una tessera da ricaricare al bar una volta finita. nei campus organizzati dal comune o in altri centri sportivi non c’era possibilità di fare”acquisti”. alla piccola, usciti dalla scuola materna, in estate prendo un gelato come merenda. non credo che le faccia più di tanto male e soprattutto con il caldo è una merenda “comoda”. unica lotta è per comprare un gelato artigianale e non confezionato.
drusilla says
Ma quale mamma degenere! Il fatto è che qui c’era il bar con soli gelati confezionati e quindi non mi piace ne abusino ogni giorno. Una pallina di gelato artigianale ogni giorno non fa assolutamente male e come dici tu è un’ottima merenda.
mammaalcubo says
In piscina con anche altri sport all’aperto è bellissimo, l’ideale per divertirsi, muoversi e rinfrescarsi un po’.
Qui siamo fedelissimi all’oratorio estivo, intervallando il periodo (5 settimane) con qualche proposta diversa.
L’anno scorso gli abbiamo fatto provare un campus sportivo ma non si è trovato bene per il troppo caldo, l’organizzazione e la gente.
Quest’anno è andato per la prima volta in vacanza da solo con il gruppo dell’atletica (che non ha nulla a che vedere con il campus sportivo) ed è stata un’esperienza super.
Da un paio di anni il giovane nerd fa anche una settimana di campus tecnologico e lì dà il meglio di sè 🙂
Il piccolo ha appena finito l’asilo e a luglio frequenta il centro estivo lì.
E’ lunghissima l’estate quando lavori e i nonni non ti rapiscono i bambini per un po’ in vacanza…
drusilla says
Quante belle attività fanno i tuoi figli, soprattutto il grande. Siete bravissimi!
mamma avvocato says
Mio figlio ha iniziato solo lo scorso anno con il centro estivo, in un prato con poche attività organizzate e tanto divertimento libero. e’ andata cosi’ cosi’ come avevo raccontato sul blog l’anno scorso e la merenda gliela davano loro, o gelato o altro. Da quando è in vacanza, mio figlio mangia una pallina di gelato artigianale o un gelato al biscotto tutti i giorni e io lo lascio fare. In casa nostra non entrano nè succhi di frutta (che tutti considerano salutari ma che se va bene hanno il 30% di frutta che di principi nutritivi non ha piu’ nulla e poi zucchero) nè bibite gassate, nè patatine o pop corn, a meno che non sia una festa di compleanno. il gelato, invece, secondo me è sano: latte, frutta/cioccolato e un po’ di zucchero, se è buono, purchè non mangi altri dolci, finisca il pranzo e la cena comprensivid i frutta e verdura e si muova…e il mio non ha problemi di obesità, anzi! pero’ sono d’accordo con la storia del bar, anche io non gli avrei dato soldi per comprare tutti i giorni qualcosa solo per imitare gli altri! quanto alla divisione maschi/femmine, c’è abbastanza anche a scuola e la trovo irritante e stupida, frutto di pregiudizi ahimè radicati anche negli insegnanti…per fortuna, pero’, al parco, al centro estivo o in piscina, la divisione viene allegramente meno, per ora!
drusilla says
Il problema qui è che non c’era il gelato artigianale, per quello non avrei alcun problema, ma solo gelati confezionati.
Comunque bellissima esperienza e l’anno prossimo proveremo con il grest organizzato dalla parrocchia.
Mamma avvocato says
Eh, peccato davvero per il gelato! Ti farò sapere come andrà quest’anno per noi..l’Oratorio qui li prende solo dopo che hanno fatto la prima elementare, quindi per due anni non è ancora una opzione disponibile.
Floriana says
Anni fa facevo oratorio e campi estivi, come educatrice, e oggi ,da mamma, capisco che i più rompiscatole alla fine sono più interessati ai propri figli.
L’alimentazione non è un argomento facile e quando tre anni fa ho cercato di avere cibo a km0 per il campo estivo con cereali integrali ero poco capita.
Non molti guardano il menu del campo o cosa mangiano i figli al campo estivo e spesso si riduce il tutto a un confronto di costi, vicinanza e comodità.
Il cibo non deve essere sempre associato al divertimento e ai “premi” il rischio è che nellatristezza si rifugino in quello per ritrovare le emozioni perdute.
Inoltre il corpo è l’nico mezzo di trasporto che ci accompagna nella vita aiutiamoli a capirlo.
Mammapiky says
Ho provato il campo estivo per Leo quando aveva tre anni, più per necessità che per suo reale piacere, tant’è che siamo durati solo una settimana. Spesso i campi estivi sono qualcosa di improvvisato con l’unico scopo di fornire ai genitori un servizio babysitter se lavorano e non hanno nonni a disposizione. Non tutti ovviamente ma dalle nostre parti è così, nascono come funghi a giugno da chi esperienza con bambini non ne ha. Quest’anno però vorrei riprovare , non lasciandomi influenzare da quella brutta esperienza. Ho scelto un campo estivo tenuto d persone che conoscono e che nel corso dell’inverno gestiscono un asilo, il che mi tranquillizza di più. E’ un campus estivo un pò costoso e con pochi iscritti ma mi permette di mandarli entrambi nonostante i tre anni di differenza (in molti altri non è possibile)e fare ingressi giornalieri scegliendo le giornate in cui ci sono le loro attività preferite. Lo scopo è spezzare un pò la routine di queste vacanze in cui è mia madre ad occuparsi di loro e nonostante li adori, loro un pò si annoiano. Noi purtroppo lavoriamo fin dopo il ferragosto ed una soluzione ci serve.
drusilla says
Facci sapere com’è andata quest’anno.
Un abbraccio